A Ravello i freddi e lenti rintocchi del campanone del Duomo annunciano la scomparsa del caro Ferdinando Di Palma. Negli ultimi giorni la sua già precaria condizione di salute era peggiorata. Tra gli ultimi eredi della nobile tradizione contadina, aveva tagliato il traguardo dei novantuno anni.

Il suo rapporto viscerale con “Madre Natura” è rimasto attivo fino a pochissimi anni fa, quando le forze gli hanno consentito di recarsi presso i suoi terrazzamenti di San Cosma. Socio del Consorzio Limonicoltori Ravellesi, la sua fedeltà al lavoro è stata riconosciuta finanche dal Comune di Ravello che lo premiò col tarì d’oro. Lo piangono e lo ringraziano i figli Angelo, Rosalia, Rita e Mario, con i nipoti Domenico e Rossella, Filomena e Ferdinando, Michela e Tullio, Fabio e Mirko e i pronipoti Lorenzo, Alfonso, Alice e Francesco. Oggi ritrova la cara moglie Filomena nel mondo dei giusti.

Le mani, annerite dalla terra che ha coltivato, screpolate dal sole e da tutti quegli elementi che giorno per giorno ha toccato. Il lavoro, o meglio la fatica, di una vita nel lembo di terra più bello del mondo: questa è l’immagine che conserviamo del caro Ferdinandino uomo saggio e cortese, soprattutto lavoratore instancabile della terra anche a salvaguardia dei terrazzamenti e di quell’agricoltura eroica del posto più bello del mondo.
Con tanti altri audaci “contadini volanti” (termine coniato dalla giornalista de La Stampa Flavia Amabile) è stato sentinella a difesa del nostro territorio. La sua vita per la famiglia e il lavoro con la profonda fede in Dio e nei Santi Cosma e Damiano. Oggi la sua preziosa eredità di valori e conoscenze è la più preziosa eredità per figli e nipoti che portano avanti, nella quotidianità, questa ricchezza.
La salma sarà trasferita domani, domenica 26 febbraio, alle 17.00, nel Santuario dei Santi Cosma e Damiano dove lunedì alle 9.30 si svolgerà il rito esequiale.
Il direttore e la redazione del Quotidiano della Costiera partecipano commossi al dolore della Famiglia Di Palma esprimendo i sentimenti del più accorato cordoglio.