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Ravello, al via i lavori per la nuova stazione dei Carabinieri

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di EMILIANO AMATO

Con il montaggio dei ponteggi alla Casa parrocchiale di San Cosma, prendono il via gli attesi lavori della nuova caserma dei Carabinieri di Ravello. Gli uffici della stazione saranno ubicati all’ultimo piano della struttura ecclesiastica all’ombra del Santuario dei Santi Cosma e Damiano e un’ampia panoramica sulla Costiera, da Capo d’Orso a Castiglione.

Dopo anni di trattative e intoppi, l’intervento, dunque, si concretizza, mettendo la parola fine alla condizione di impasse in cui versava il tentativo di trasferimento della stazione di Ravello dalla storica sede di Via Costantino Rogadeo di proprietà privata, su cui insiste un’ingiunzione di sfratto da oltre vent’anni.

L’impresa appaltante, la Idrotermoelettrica di Nicola Conte con sede a San Cipriano d’Aversa, in provincia di Caserta, dovrà consegnare i lavori di adeguamento strutturale entro il prossimo 2 maggio. Si tratta, in buona sostanza, si convertire gli ambienti della casa di accoglienza in uffici e alloggi.

L’importo del progetto a cura dell’architetto Raffaele Cioffi, di 474mila euro, ha visto la partecipazione del Comune di Ravello per 150mila euro. La base d’asta dei lavori è stata fissata a 230mila euro con l’aggiudica per la somma di 180mila (alla Idrotermoelettrica) con un ribasso del 26% (oneri di sicurezza per 34mila euro). Il responsabile unico del progetto è Nicola Amato.

La firma dell’accordo tra l‘Arma dei Carabinieri, la Curia Arcivescovile di Amalfi-Cava de’ Tirreni e il Comune di Ravello, avvenuta lo scorso anno, ha consentito l’esecuzione dei lavori.

Sarà di 21.679,25 euro il canone di locazione che il Ministero dell’Interno dovrà corrispondere alla Curia Arcivescovile.

Nel tempo per l’Arma è stata impresa ardua trovare un immobile che rispondesse alle caratteristiche richieste dal Ministero dell’Interno: una superficie lorda di 258 metri quadrati circa, di cui 47 da adibire ad uffici, 104 per alloggi, 12 per archivi, 15 per mense, 17 per autorimesse e 63 da adibire ad altro impiego (sala operativa, armeria, spogliatoi, servizi igienici, etc.) con due posti auto. E le diverse soluzioni ipotizzate negli ultimi decenni non sono mai andate a buon fine.

L’Arma dei Carabinieri, presente a Ravello dagli inizi degli anni Quaranta, ha rischiato seriamente di perdere un presidio importante, garante dell’ordine pubblico e indispensabile per la sicurezza di cittadini e turisti.

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