È morto dopo aver contratto il Covid Biagio Pisacane, il 60enne di Ravello deceduto lo scorso 25 aprile nell’ospedale campano presso cui era ricoverato. La salma è ancora “bloccata” all’interno di una cella frigorifera dell’obitorio del nosocomio in attesa che il magistrato valuti le richieste dell’avvocato Adriano Bellacosa, a tutela degli interessi della vedova e dei due figli che chiedono legittimamente di conoscere le responsabilità sulla morte del proprio congiunto.
Dalla fine dello scorso anno Pisacane aveva scoperto di essere affetto da una malattia degenerativa. In ospedale, nel reparto di ematologia, stava combattendo con tutte le sue forze e la terapia a cui si era sottoposto stava portando a lenti miglioramenti. Ma la scorsa settimana il quadro clinico è precipitato a causa del virus contratto all’interno della struttura in cui era entrato, l’ultima volta, agli inizi dello scorso mese di marzo.
Il sospetto è che vi sia stata leggerezza nella cura di un paziente con difese immunitarie basse. «Al momento è presto per sbilanciarsi e rendere affermazioni – afferma l’avvocato Bellacosa -. L’auspicio è che il magistrato voglia approfondire la vicenda».
Il legale ha chiesto di verificare se siano stati seguiti tutti i protocolli del caso da parte del personale sanitario addetto e ipotizzare responsabilità. Intanto a due giorni dal decesso alcuna decisione è stata presa in merito.