di EMILIANO AMATO
Si comincia a fare sul serio per la nuova stazione dei Carabinieri di Ravello. Pubblicato l’avviso d’indagine di mercato per i lavori di adeguamento statico e funzionale dell’ex casa parrocchiale di San Cosma, di proprietà parrocchiale, adibire, in parte, a nuova caserma. Dopo oltre otto anni di confronti e attese, adesso qualcosa di concreto sembra esserci.
L’indagine di mercato, come previsto dal codice dei contratti per gli importi dei lavori sotto soglia, servirà ad individuare almeno cinque operatori economici, da invitare alla gara per i lavori di adeguamento dell’ultimo piano della palazzina di Via San Cosma che ospiterà gli uffici della stazione Carabinieri, l’alloggio del comandante e del personale militare.
L’avviso è sottoscritto dall’economo diocesano don Danilo Mansi e dal responsabile del procedimento, Nicola Amato. Dal suo contenuto emerge che i lavori dovranno essere ultimati entro il 31 marzo 2025.
Il valore dell’appalto, riferito solo ai lavori, è di 230mila euro, con il Comune di Ravello che compartecipa alla spesa per 150mila euro.
Il progetto è stato redatto dall’architetto Raffaele Cioffi.
L’accelerazione e l’avvio della gara tiene conto dell’esito dei lavori del tavolo tecnico di coordinamento, tenutosi al Municipio di Ravello lo scorso 16 settembre.
L’atto sblocca la condizione di impasse in cui versava il tentativo di trasferimento della stazione di Ravello-Scala dalla storica sede di Via Costantino Rogadeo di proprietà privata, su cui insiste un’ingiunzione di sfratto da oltre vent’anni.
Nel tempo per il Comando Provinciale di Salerno è stata impresa ardua reperire un immobile che rispondesse alle caratteristiche richieste dal Ministero dell’Interno: una superficie lorda di 258 metri quadrati circa, di cui 47 da adibire ad uffici, 104 per alloggi, 12 per archivi, 15 per mense, 17 per autorimesse e 63 da adibire ad altro impiego (sala operativa, armeria, spogliatoi, servizi igienici, etc.) con posti auto. E le diverse soluzioni ipotizzate negli ultimi decenni non sono mai andate a buon fine.
L’Arma dei Carabinieri, presente a Ravello dagli inizi degli anni Quaranta, ha rischiato seriamente di perdere un presidio importante garante dell’ordine pubblico e indispensabile per la sicurezza di cittadini e turisti.