di EMILIANO AMATO
RAVELLO – Oggi, 13 giugno, in occasione della festività di Sant’Antonio da Padova, molto sentita dalla comunità locale, la chiesa del Convento di San Francesco si arricchisce quest’anno di un ritorno speciale: la statua del Santo, antica opera lignea di maestranze napoletane di fine XVIII – inizio XIX secolo, finalmente restituita alla sua originaria bellezza grazie a un accurato restauro.

L’imponente scultura policroma, a grandezza naturale, raffigura il Santo con il giglio in una mano e il libro con il Bambino Gesù nell’altra. Purtroppo, l’originale Gesù Bambino andò perduto a seguito di un furto e fu in seguito sostituito con una copia. La statua, realizzata in legno di cirmolo, versava in un precario stato di conservazione: ridipinta con smalti che ne avevano alterato le cromie originali, infestata dai tarli, e segnata da crepe, lesioni e distacchi di colore. A interessarsi del restauro i frati del convento grazie al sostegno delle donazioni che restano aperte.

L’intervento, curato dalla Las Restauri di Castellammare di Stabia, con i restauratori Luigi Scavella e Salvatore D’Alessandro, è stato eseguito nel pieno rispetto dei principi di conservazione e reversibilità. Dopo un trattamento disinfestante contro i tarli e una delicata rimozione delle ridipinture inadeguate, la fibra lignea è stata consolidata, le parti decoese ricollocate, e le cromie originali riportate alla luce con meticolosa attenzione. Particolare cura è stata riservata alle dorature, reintegrate con tecnica a guazzo e foglie metalliche brunite.
La base della statua, pesantemente danneggiata, è stata anch’essa ripristinata, mentre la mano destra – precedentemente fissata con chiodi in ferro a causa del deterioramento del piolo ligneo – è stata correttamente reintegrata con materiali compatibili e stabili.

Il risultato è un ritorno all’armonia formale e cromatica della scultura, che oggi torna a essere fulcro della devozione e del patrimonio artistico della città. Un’opera che, nel giorno dedicato a Sant’Antonio, rappresenta non solo un simbolo di fede, ma anche un esempio virtuoso di tutela del patrimonio culturale.
La comunità ravellese, profondamente legata alla figura del Santo, potrà così venerarlo nuovamente nella sua forma più autentica, tra arte, tradizione e spiritualità.

Sobri i festeggiamenti: questa sera, alle 18.30, alla Santa Messa nella Chiesa di San Francesco seguirà un breve momento di fraternità nel solco della tradizionale letizia e partecipazione che hanno da sempre legato la Città di Ravello al culto di Sant’Antonio.