di EMILIANO AMATO
L’ultima rissa tra giovani (solo in ordine di tempo) scoppiata nelle prime ore del 14 luglio scorso ad Amalfi, riaccende i riflettori sul tema della sicurezza pubblica nel comune capifila della “Divina”. Ciclicamente oramai si assiste a fatti di movida violenta a Piazza Flavio Gioia, nei pressi degli antichi arsenali, in corrispondenza dei locali preferiti dai giovani. Nell’ultimo caso il ragazzo che ha avuto la peggio, finito al pronto soccorso, ha riportato ferite da taglio alla schiena e alle cosce. A procurargliele sarebbero stati cocci aguzzi di bottiglie rotte abbandonate in strada.
Ad Amalfi vige un’ordinanza del 2015 che, per motivi di sicurezza e ordine pubblico, vieta agli esercenti delle attività di somministrazione al pubblico, la vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie e bicchieri in vetro. Il provvedimento è in vigore entra in vigore dalle ore 21,00 alle 6,00 del giorno successivo nel periodo dal 1° giugno al 2 novembre di ogni anno. I titolari di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, gli operatori su area pubblica, e i titolari di esercizi commerciali in sede fissa e di attività artigianali hanno facoltà di vendita per asporto di bevande in contenitori in plastica.
Come avviene nei più importanti centri turistici o per eventi a cu partecipa un numero rilevante di persone, la restrizione è necessaria a garantire sicurezza urbana, decoro e tutela dell’incolumità pubblica, al fine di prevenire i rischi imputabili al consumo di bevande in contenitori di vetro i cui vuoti, se abbandonati a bordo strada, possono essere utilizzati in modo improprio da persone dedite a condotte illecite.