Aveva deciso di farla finita. Ma un intervento rapido ed efficace dei Carabinieri ha evitato una tragedia, salvando la vita a una giovane donna. È successo ella serata dello scorso 6 gennaio nel centro abruzzese di Francavilla al Mare, in provincia di Chieti. Qui i militari della locale stazione hanno salvato una trentenne. E’ stata sua madre, in preda alla disperazione a segnalare il grave rischio che la figlia stesse per compiere un gesto estremo.
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Secondo quanto ricostruito, la giovane donna, dopo aver confidato alla madre l’intenzione di togliersi la vita, aveva lasciato la propria abitazione, salendo a bordo della sua auto con una cintura da accappatoio e senza fornire alcuna indicazione sul suo destino. La situazione era particolarmente preoccupante, e la madre, comprensibilmente in stato di choc, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, sperando in un intervento che potesse scongiurare la tragedia.
Il personale della Stazione di Francavilla al Mare, coordinato con grande prontezza, ha attivato una serie di misure per localizzare il veicolo della giovane. Grazie a un rapido intervento tecnologico, è stato possibile stabilire un contatto telefonico con la ragazza, alla quale i carabinieri hanno cercato di dare rassicurazioni, cercando di mantenerla calma e guadagnare il tempo necessario per rintracciarla.
Le operazioni di monitoraggio sono state decisive: l’auto della donna è stata individuata in un parcheggio isolato a Pescara. Una volta giunti sul posto, i militari hanno trovato la giovane con la cintura già posizionata intorno al collo, pronta a compiere il gesto estremo. Tra gli uomini in divisa intervenuti tempestivamente anche l’appuntato scelto Marco Troiano. Originario di Minori, 44 anni, da 12 anni è in servizio presso la stazione del centro abruzzese. Con i suoi collegi ha impedito che accadesse il peggio, mettendo in salvo la ragazza.
Subito dopo, è stato richiesto l’intervento dei sanitari del 118, che, giunti sul luogo dell’incidente, hanno prestato le prime cure alla donna, prima di trasportarla in ospedale.
Questo episodio dimostra non solo l’efficacia dell’intervento degli uomini dell’Arma, ma anche l’importanza di una rete di supporto in momenti di grande fragilità psicologica. Le istituzioni locali, la famiglia e le forze dell’ordine sono intervenute con prontezza per proteggere la vita della giovane donna, restituendole una seconda possibilità. Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno lavorato insieme per evitare una tragedia.
E’ necessario denunciare situazioni di grave disagio psicologico e di cercare aiuto quando necessario. Ogni vita è preziosa, e il supporto immediato e professionale può fare la differenza tra la vita e la morte.