Il 18 agosto 2007, a Conca dei Marini, il crollo di una terrazza di legno provocò la morte di un uomo e il ferimento di altre otto persone scaraventate in mare e sugli scogli. Dopo 17 anni la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a due anni di reclusione, sospesi, per una donna di 75 anni, comproprietaria dell’immobile.
La signora di Torre Annunziata era accusata di crollo di costruzioni doloso, mentre altre accuse sono state prescritte. La terrazza, senza fondazioni e costruita con materiali danneggiati, crollò improvvisamente, facendo precipitare in mare il gruppo di turisti che l’aveva affittata per le vacanze.
Un ingegnere incaricato dalla Procura ha confermato che la struttura era abusiva e precaria. La responsabilità della donna è legata alla sua negligenza nel non impedire l’abuso edilizio e nel non verificare la solidità della terrazza prima di affittarla.
Il marito della donna, che era il proprietario della villa, ha patteggiato la pena, ma la donna ha ricorso in Cassazione, sostenendo di non essere coinvolta nella gestione dell’immobile.
La Corte ha respinto il ricorso, ritenendo che fosse comunque responsabile della locazione e gestione della terrazza.