Torna “Passeggi Segreti”, la serie di escursioni promosse dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana allo scopo di promuovere la conoscenza del territorio, presupposto indispensabile per l’acquisizione di comportamenti più consapevoli da parte della collettività e per ogni ipotesi di tutela e di attenta valorizzazione della realtà naturale e paesaggistica.
Sabato 18 febbraio, di concerto con la sezione del Club Alpino Italiano di Cava de’ Tirreni e con il Club per l’Unesco di Amalfi, prende il via il programma di appuntamenti e percorsi culturali nell’ambito territoriale della Costiera amalfitana con visite a centri storici, ambienti rurali e a realtà tradizionali.
L’iniziativa è aperta a tutti i soci, simpatizzanti, cittadini e turisti che intendano parteciparvi alle condizioni che saranno preventivamente stabilite.
La partecipazione è gratuita salvo spese eventualmente necessarie (biglietti di ingresso, ecc.). Stante l’assoluta volontarietà dell’adesione, il Centro di cultura e storia amalfitana non assume alcuna responsabilità per danni a persone o cose che possano derivare dalla partecipazione alle escursioni.
Eventuali modifiche o integrazioni saranno comunicate mediante pubblicazione sulla pagina Facebook “Passeggi segreti” .
Si comincia sabato 18 febbraio, con Gioacchino Di Martino che guiderà appassionati e curiosi alla scoperta del Castello di San Nicola di Thoro Plano a Maiori. Il raduno è alle 9 di fronte a Palazzo Mezzacapo (Maiori). Il percorso sarà di circa tre ore tra scale e sentieri pedonali non difficile.
“…Ed un vasto castello da rifugio, pegli estremi casi di espugnazione del baluardo, venne costruito sulla prominenza della Posula, sulle contrade Accola e Carpineto, dirimpetto in distanza diretta di un miglio, ai descritti fortilizii S.Angelo e S.Sebastiano…”
Così lo storico locale Filippo Cerasuoli descrive nelle sue “Scrutazioni..” la struttura fortificata che domina Maiori dall’ alto del colle di Thoro Plano. In realtà, il castello non può essere propriamente ritenuto tale nel senso che non costituiva la residenza del feudatario quanto piuttosto un baluardo o
una fortezza destinata ad accogliere la popolazione in occasione delle scorrerie che all’epoca pirati e predoni di varia provenienza effettuavano frequentemente anche nella nostra Costiera.
La fortificazione, costruita, secondo il Cerasuoli, dopo l’anno 840 e restaurata nella forma attuale tra il 1465 e 1468, si sviluppa per un perimetro di circa 550 metri, recintato da un muro merlato lungo il quale sono posizionate nove torri semicircolari munite di feritoie e contrafforti.
Durante il periodo della sua utilizzazione, il castello conteneva ricoveri, magazzini e cisterne in grado di provvedere alle esigenze dei numerosi cittadini che potevano trovare riparo entro le sue mura ed addirittura una sorgente che garantiva possibilità di resistenza anche in caso di assedio.
L’ itinerario si svolge in una parte dell’antico abitato di Maiori, toccando in particolare un piccolo insediamento in località, appunto, Castello dove le strutture abitative, per lo più di modesta fattura, testimoniano di un passato (ma anche di un presente) dedito alle attività di coltivazione degli agrumeti e vigneti che insistono ancora vitali nei terrazzamenti dai tipici muri a secco.
Giunti alla meta, l’interesse del monumento, illustrato con dovizia di particolari dai “cortesi castellani” Crescenzo e Alfonso De Martino, e lo splendore del panorama serviranno a ripagarci della fatica (relativa) dell’ascesa.
Per prenotazione e informazioni:
Gioacchino Di Martino, tel. 347 2618 662
Mail: jehovajachin@gmail.com