Il fatto non sussiste. Così la Corte d’Appello di Salerno ha assolto dalle accuse di abusi su minore quattro imputati (di cui tre familiari) della bimba di 10 anni originaria di Tramonti. Ribaltata la sentenza di primo grado attraverso la quale, lo scorso aprile, arrivarono condanne complessive per 31 anni di reclusione. Si legge oggi su La Città di Salerno.
La Corte d’Appello di Salerno presieduta da Silvana Clemente e composta da Patrizia Cappiello e Maria Zambrano ha prosciolto dalle accuse i tre familiari coinvolti nelle indagini.
Il padre della piccola, 68enne, fu condannato a 14 anni, la madre 10 e il fratellastro della minore a 7.
Si attendono ora le motivazioni della sentenza. Non hanno retto le deposizioni della bambina, con le perizie rispetto alla sua attendibilità, le testimonianze dei vicini e i riscontri svolti nel corso della fase investigativa in grado di consolidare la base d’accusa. I dubbi emersi nel dibattimento riguardavano l’inferiore maturità della bambina, con assenza di riferimenti emozionali per una parte del racconto. La difesa batteva sulle incertezze rispetto al racconto specifico delle molestie subite.
Le indagini partirono nel 2017 da una prima rivelazione della piccola, che spiegò di vivere in condizioni di grande disagio. Malnutrita, rivelò di giochi sessuali subiti al centro di un’escalation di orrore e violenze.
In seguito intervenne il Tribunale dei minori di Salerno, con l’allontanamento delle sorelline, mentre i militari del reparto di Nocera Inferiore e quelli della stazione di Tramonti ricostruirono gli episodi, contestati fino al 2019 e oggi rigettati dalla Corte d’Appello.