In pochi hanno saputo raccontare Tramonti come ha fatto il maestro Mario Carotenuto. Non poteva che partire da Tramonti, allora, la mostra a lui dedicata per il centenario della sua nascita.
“Tramonti, paesaggio dell’anima” è il nome della mostra d’arte che dal 20 agosto al 18 settembre sarà allestita nella splendida cornice del Chiostro del Convento San Francesco, nella frazione Polvica, la stessa in cui il maestro Carotenuto venne alla luce nel settembre del 1922.
Le opere esposte hanno per soggetto ampie vedute, ma anche scorci di Tramonti che a un occhio meno allenato potrebbero apparire poco interessanti e che nella visione del maestro Carotenuto si trasformano però in paesaggi di assoluta bellezza. A farla da padrone sono l’acquerello e la tecnica mista, soluzioni che testimoniano la natura “veloce” di molte delle opere presenti, realizzate dall’artista durante i suoi numerosi (e spesso fugaci) passaggi a Tramonti.

Il legame del maestro con la sua terra di origine, che non esitava nel definire “il luogo più bello del mondo”, non è mai venuto meno nel corso della sua lunga e prolifica carriera di pittore e ceramista: ne è testimonianza, tra le altre cose, l’opera realizzata per il Comune di Tramonti nel 2002 e che da allora campeggia nella Sala Consiliare.
Un rapporto suggellato nel 2013 dalla pubblicazione del libro “Il verde di Tramonti”, una antologia per raccogliere quei lampi di bellezza del nostro territorio che per primi hanno acceso negli occhi e nel cuore del Carotenuto bambino l’esigenza artistica di descrivere attraverso la pittura sensazioni uniche nel loro genere.

Il Carotenuto adulto, ormai artista affermato e uomo di profonda cultura, non ha mai mancato di ritornare a Tramonti, consapevole di poter trovare tra quelle “fisionomie e cadenze uniche, differenti dalle altre della costiera” le risposte agli interrogativi che nascono nella mente di un intellettuale.
«Il maestro Mario Carotenuto è riuscito, con la sua arte, a dare voce ad un paese che voleva averne una – ha dichiarato il Sindaco di Tramonti Domenico Amatruda -. Ha trattato come vanto ed ispirazione le sue origini tramontane, mostrandoci con assoluta chiarezza che il legame con il proprio territorio può diventare una risorsa di inestimabile valore se si ha la volontà di nutrirlo e rispettarlo. Con questa esibizione speriamo di restituire, almeno in parte, l’amore che questo grande artista e cittadino di Tramonti ci ha regalato negli anni».