In merito alla questione spinosa della turistificazione, le problematiche dei centri storici in relazione all’utilizzo degli immobili privati ad attività ricettive, il presidente Abbac e coordinatore europeo dell’AEO Associazione europea Ospitalità, Agostino Ingenito, scrive al Ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, e competente per delega, richiedendo un tavolo concreto di analisi e studio con un osservatorio permanente.
L’obiettivo – come scrive Ingenito – è evitare inutili polemiche e superficiali considerazioni su un tema molto delicato, che riguarda tutto il mondo, per un settore che, al netto di abusi e speculazioni, sta garantendo redditi ed economia a famiglie e microimprese, rispettando normative e adempimenti amministrativi e fiscali.
LA LETTERA
“Egregio Ministro, le scrivo per sottoporle una questione che sta riguardano i nostri centri storici di città e località turistiche e culturali.
Occorre individuare una strategia che trovi soluzioni modulari in relazione alla locazione nei centri urbani.
La mancata azione di monitoraggio su andamento demografico, flussi verso centri urbani e spopolamento aree interne, analisi dei fabbisogni abitativi, censimento vani sfitti e politiche per la casa, e le scelte di rendimento turistico, spesso irregolare e speculativo di immobili nei centri storici, hanno determinato la grave condizione attuale.
Occorre porre rimedio, individuando soluzioni che tengono conto di parametri generali nazionali e di strumenti in grado di garantire equilibri locali in base alle variegate caratteristiche dei tessuti urbani.
Il tasso inflattivo, una spinta precarizzazione dei ceti meno abbienti e al contempo mancate scelte urbanistiche in città e comuni spesso troppo vincolati ed al contempo immobili fatiscenti o con abusi edilizi e difformi, stanno generando diverse e gravi conseguenze con impossibilita di locazioni calmierate per famiglie, lavoratori e studenti e contemporaneamente l’esigenza di tanti piccoli proprietari di immobili che utilizzano la rendita turistica per rispondere ai rincari, ed infine una bolla speculativa di gruppi ed individuali chr puntano ad un mero profitto speculativo per turismo ricettivo e sublocazioni. Occorre un’azione che, puntando ad un rapidissimo monitoraggio, realizzi una pianificazione”.