La spiaggia di Maiori ricoperta di coriandoli e festoni. Dopo i festeggiamenti annuali di carnevale questo è lo stato in cui si trova l’arenile più grande della Costiera dopo i festeggiamenti del Gran Carnevale. Coriandoli su coriandoli i granelli di sabbia sono diventati quasi completamente coperti e indistinguibili. E dire che il tema della 49esima edizione del Gran Carnevale di Maiori conclusosi ieri era la salvaguardia degli oceani e del pianeta, in linea con l’agenda 2030 Unesco per lo sviluppo sostenibile.
Buste di plastica, bottiglie rotte, mozziconi di sigaretta, fazzoletti di carta, bicchieri avanzati, ecc, oltre a ciò che è già stato inghiottito dal mare e che ora mette in pericolo tutti i tipi di fauna marina. “È così che vogliamo preservare la Costiera Amalfitana, patrimonio dell’umanità, candidata come Riserva della Biosfera dell’UNESCO?” si chiede Acarbio, l’associazione di tutela ambientale della Costa d’Amalfi, che ha lanciato l’allarme.
«Non c’è quantità di pulizia volontaria che possa salvare il pianeta e i suoi ecosistemi se continuiamo ad annegare la natura nell’inquinamento. Specialmente contraddittorio per un “Grande Carnevale di Maiori” con tema legato alla Terra… fermiamoci con parole vuote e combattiamo insieme per azioni contro comportamenti di questo genere, e per un futuro carnevale di Maiori che possa essere sia divertente e più consapevole dell’ambiente circostante» dice Tiago Cardoso volontario di Acarbio giunto dal Portogallo.