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Armando Aristarco nuovo executive chef al Caruso di Ravello

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È Armando Aristarco il nuovo executive chef dell’ hotel Belmond Caruso di Ravello. Per il giovane originario di Torre del Greco si tratta di un ritorno alle cucine del ristorante “Belvedere”. Cresciuto nelle cucine accanto al padre, chef e suo mentore, conseguito il diploma ha fatto esperienza in molti ristoranti d’Italia prima di arrivare come demi chef de partie all’Hotel Caruso, dove ha lavorato fino al 2010. Da qui, si è trasferito a Milano, poi Roma, in Bahrain, a Singapore e, più di recente, a Dubai. Armando Aristarco torna ora al Caruso, A Belmond Hotel, dove tutto è cominciato, per riprendere in mano i sapori e i prodotti delle sue origini. I suoi piatti sono personali reinterpretazioni delle pietanze che più rappresentano la gastronomia campana.

Dall’offerta ittica territoriale, con pesci tipici come l’occhiata e le acciughe, fino all’agnello dei Monti Lattari – catena montuosa che divide la Penisola sorrentina a metà; dalla radice di prezzemolo al sedano rapa locali, senza dimenticare la pasta di Gragnano, tutti gli ingredienti utilizzati da chef Aristarco vengono dai migliori produttori e pescatori locali e dalle piccole aziende del Cilento, territorio emblema della Dieta Mediterranea che si estende dalla costa fino al Vallo di Diano e alla catena dei Monti Alburni nell’entroterra.

Piatti come lo sgombro, papaccelle e pane, e l’sgnello dei Monti Lattari, melanzane e provola di bufala del Cilento; o ancora il risotto caprese con riso Carnaroli riserva San Massimo, mandorle, mozzarella di bufala campana Doc, pomodoro e basilico uniscono i sapori dei prodotti campani d’eccellenza con la creatività e la tecnica dello chef e della sua brigata.

E per aggiungere un tocco scenografico in più a questa esperienza indimenticabile, alcuni dei piatti vengono finiti al tavolo come nel caso della delizia al limone, preparata con pan di spagna e crema pasticcera ai limoni di Amalfi o il caffè, servito direttamente dalla “cuccumella”, la tipica moka napoletana.

Ad accompagnare il menu, una lista dei vini con oltre 400 referenze. Non manca ovviamente anche una sezione dedicata ai vini internazionali.

«Per me è come vivere un sogno, è davvero un onore tornare nella mia regione d’origine dopo dieci anni e per di più, al timone delle cucine di questo splendido hotel in cui ho mosso i primi passi e usando gli ingredienti che mi rappresentano sia sul piano personale che su quello professionale» ha commentato chef Aristarco.

redazione
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