di EMILIANO AMATO
Silvio Berlusconi amava le cose belle. E’ stato un italiano fiero che ha sempre esaltato le bellezze del Paese. Preferiva la Sardegna per le vacanze estive ma ha sempre ammirato le maggiori località turistiche italiane. Come la Costiera amalfitana dove aveva anche immaginato di ricavarsi un posto del cuore. Infatti negli anni Novanta – come confermato da Salvatore Gagliano – ebbe un incontro con il suo amico Franco Zeffirelli nella famosa villa di Positano con l’intento di poterla acquistare. Ma non se ne fece nulla.
L’ultima volta del cavaliere in Costiera risale al 2017. A Ravello fu testimone alle nozze di Marianna Pascale, sorella della compagna dell’epoca, Francesca, che il 13 ottobre unì in matrimonio con Carlo Pasquale Gargiulo, cancelliere del Tribunale di Napoli. Il rito civile nei meravigliosi giardini della Principessa di Piemonte. Fu il coordinatore di Forza Italia Campania dell’epoca, Mimmo De Siano, l’ufficiale di stato civile a celebrare il rito a cui seguì l’esibizione di Al Bano (accompagnato a Ravello dalla moglie Loredana Lecciso), che dedicò agli sposi l’Ave Maria di Gounod, nella sua personalissima interpretazione.
L’ex presidente del Consiglio dovrebbe giunse in Costiera in elicottero atterrando a Scala. Poi il trasferimento in auto a San Giovanni del Toro. Rigidissimo il servizio di sicurezza. Silvio Berlusconi, con fiore all’occhiello, fu il vero protagonista dell’evento (non poteva essere altrimenti). Una schiera di fotografi, giornalisti e curiosi e anche turisti stranieri, sulla via pubblica ad assistere all’evento. Solita la compostezza dei ravellesi, abituati a questo genere di momenti glamour, ma che non hanno rinunciato a salutare il Cavaliere dandogli il benvenuto.
E lui si intrattenne volentieri per qualche foto con i turisti concedendosi anche ai fotografi. Al passaggio davanti l’ingresso principale dell’hotel Palazzo Avino le uniche dichiarazioni pubbliche rivolgendosi allo staff dell’albergo: «E’ sempre bello essere qui da voi. Complimenti».
Il banchetto nuziale per una cinquantina di invitati si tenne all’Hotel Caruso, tra gli ulivi e le candele, in un’atmosfera molto familiare, con pochi amici e parenti. Pochissimi i politici, solo Armando Cesaro, all’epoca capogruppo di Forza Italia alla Regione Campania, e il senatore De Siano. C’era anche Mariano Apicella con la sua chitarra che offrì a Berlusconi la possibilità di esibirsi in tutto il suo repertorio napoletano passando da un tavolo all’altro. E poi le immancabili barzellette che hanno divertito i presenti.
Berlusconi pernottò al Caruso per poi ripartire l’indomani in yacht dal porto turistico di Amalfi alla volta di Ischia per una convenction. Ammirò la “Divina” dal mare, fermandosi sotto l’ex hotel Saraceno di Amalfi da pochi che De Siano acquistò forse anche dopo aver ricevuto il suo placet per poi trasformarlo in quello che oggi è l’hotel di lusso Borgo Santandrea.
Foto: Michele Abbagnara