Il Forum dei Giovani di Amalfi organizza un convegno culturale sul conflitto russo-ucraino in programma sabato 18 marzo alle 18.00 negli Arsenali della Repubblica di Amalfi. Interverranno il professore Giuseppe Gargano, storico medievalista e presidente onorario del Centro di cultura e storia amalfitana, e Padre Enzo Fortunato, frate minore conventuale, giornalista e scrittore. Vi invio in allegato la locandina del Convegno. Saremmo lieti se l’evento potesse essere trasmesso e diffuso per garantire una ampia partecipazione dei giovani e della cittadinanza tutta.
Il presidente del Forum dei Giovani di Amalfi, Gennaro Esposito, fa sapere che «il convegno si propone di analizzare da un punto di vista storico-politico il conflitto russo-ucraino, iniziato de facto nel febbraio del 2014 e che dal febbraio 2022 vede fronteggiare le truppe regolari dei due paesi dell’Europa orientale. Con il convegno ci proponiamo di ribadire l’urgenza di coltivare la cultura della pace non solo tra i popoli e le nazioni, ma a partire dal cuore dell’uomo.
Il processo di edificazione della pace comincia da noi stessi: il desiderio di pace, infatti, è profondamente inscritto nel cuore dell’uomo e non bisogna mai rassegnarsi alla guerra, che spesso nasce dall’egoismo e dalla superbia, dall’odio che induce a distruggere, a rinchiudere l’altro in un’immagine negativa, ad escluderlo e cancellarlo. Per costruire un mondo di pace, occorre incominciare dal nostro mondo, cioè dagli ambienti in cui viviamo ogni giorno: la famiglia, il lavoro, la scuola, lo sport e la comunità della quale facciamo parte. Ciascuno è chiamato ad essere “artigiano della pace” nel quotidiano: valorizzando il dialogo tra le generazioni, necessario per la realizzazione di progetti condivisi; promuovendo l’educazione come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo; sostenendo il lavoro, necessario per la piena realizzazione della dignità umana.
Ad un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, possiamo coralmente dire che la pace è la grande sconfitta: ogni qual volta l’ombra della guerra si riaffaccia sulla terra e sull’umanità, è sconfitta la storia, è sconfitta la civiltà, è sconfitto l’uomo.
Con questo convegno vogliamo invitare tutti ad essere umili e silenziosi operai nella fabbrica della Pace perché soltanto costruendo la pace nel nostro cuore, è possibile guardare con speranza fondata ad un futuro in cui possa regnare la pace».