Il responsabile dell’Area tecnica del Comune di Maiori, l’ingegner Antonio Marano, in seguito al sopralluogo dello scorso 6 settembre, ha accertato diverse anomalie, a partire dalla forma irregolare della muraglia in calcestruzzo armato da 17 metri quadrati a coprire il vecchio muro in pietre. E poi movimenti di terreno eseguiti mediante escavatori al canale fluviale, con l’area di cantiere a occupare l’area demaniale per circa 200 metri quadrati. Quel vecchio muro di contenimento di un terreno posto al confine demaniale, crollato in diverse parti, doveva essere ripristinato a garanzia della pubblica incolumità dei bagnanti. Ma anche nel rispetto delle norme in materia paesaggistica.


Ordinata la sospensione preventiva dei lavori, è stato avviato il procedimento volto a verificare l’inosservanza delle prescrizioni, e modalità definite dalle norme vigenti dai regolamentari in materia edilizia, urbanistica, ambientale, paesaggistica, e demaniale come emerse a seguito dei primi accertamenti effettuati.
Il proprietario del fondo è stato invitato a far pervenire all’ufficio tecnico, entro dieci giorni dalla notifica, eventuali note, chiarimenti, e documentazione utile ai fini della definizione del procedimento.
Con tutta probabilità per la parte grezza è immaginato un rivestimento in pietra, con lo stile delle macere a secco, ma questa soluzione non rispetterebbe la tecnica tipica della Costiera Amalfitana come imposto dalla Soprintendenza.
«L’area tecnica ha ritenuto necessaria la sospensione dei lavori – ha spiegato il sindaco di Maiori Antonio Capone -. Sono state accertate anomalie che vanno ulteriormente approfondite. La proprietà dovrà chiarire e rispondere alle nostre obiezioni. Altrimenti si dovrà procedere all’abbattimento e al ripristino dello stato dei luoghi».
Nel caso in cui i lavori dovessero risultare non conformi, si potrà procedere al sequestro dando il via alle procedure di abbattimento.
