di EMILIANO AMATO
Un corto circuito a un asciugacapelli collegato a una ciabatta multipresa elettrica. Sarebbe stato questo a provocare il vasto incendio che ieri sera ha distrutto un appartamento di Maiori, provocando la morte del ragioniere Antonio Civale, trovato carbonizzato a letto.
L’elettrodomestico era abitualmente utilizzato dal 78enne nella stanza da letto ed era rimasto collegato alla multipresa. In poco tempo le fiamme si sono propagate nel resto del piccolo appartamento al piano terra, di fronte al lungomare, dove il professionista maiorese viveva da solo. Una soluzione abitativa necessaria per la sua disabilità motoria.
Civale è stato trovato da vigili del fuoco e dai carabinieri riverso nel suo letto. Potrebbe essere morto nel sonno a causa delle esalazioni provocate dalla combustione, senza accorgersi di quanto stava avvenendo.
Accertata la dinamica, la salma è stata restituita ai familiari. Tra qualche ora si conoscerà la data e l’orario del funerale.
Intanto sul web si susseguono messaggi di incredulità e cordoglio nel ricordo del ragioniere Civale, conosciuto in tutta la Costiera.