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Costa d’Amalfi, le eccellenze dell’ospitalità. Avv. Zeoli: «Riconosciamo l’umanesimo del lavoro e delle imprese della ‘Divina’»

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«L’ultima lista dei top hotel della costiera amalfitana di Condè Nast Traveller pone ancora una volta gli alberghi della “Divina” tra le eccellenze del Made in Italy. Di questo siamo orgogliosi». Lo dichiara l’avvocato giuslavorista salernitano Giorgio Zeoli che sta completando la campagna di recruitment del personale dipendente per le strutture ricettive della costiera.

«Certi risultati, che portano prestigio a tutto l’indotto, si raggiungono anche grazie alla qualità e alla professionalità del personale delle strutture che ha contatto diretto con l’ospite. Il nostro impegno va proprio in questa direzione: portare in costiera forza lavoro di qualità, figure professionali già formate, disponibili sin da subito, all’altezza del prestigio del territorio» sottolinea Zeoli che aggiunge: «La ristretta lista dei top hotel inevitabilmente esclude tante altre strutture di pregio in Costiera, di antica tradizione, condotte con dedizione e lungimiranza da veri e propri maestri dell’ospitalità e della contemporaneità, dalla classe, l’eleganza e riservatezza di storiche famiglie di albergatori da generazioni».

Il legale salernitano pone l’accento su alcuni limiti del territorio: «La costiera non è un cantone, però potrebbe diventarlo dal punto di vista giuridico; evidentemente già lo è da quello estetico ed economico. Pertanto faccio appello alle  istituzioni del territorio perché abbandonino nella redazione degli atti ufficiali definizioni e sostantivi che sembrano esprimere manifesta inferiorità e obsolescenza competitiva come  ad esempio il termine “distretti”, lontani dal “sentiment” della tradizione amalfitana. L’unico distretto che ricordo è quello sanitario o anche quello industriale di aree metropolitane depresse che il legislatore ha tentato di risollevare mediante interventi pubblici e agevolazioni fiscali. In altre parole tutto ciò da cui il territorio nazionale e la costiera amalfitana in primis rifuggono per divenire al tempo qui e ora un futuro “cantone”».

Poi una sottolineatura di tipo politico: «Così come l’Italia e quindi la costiera amalfitana rifuggono dal familismo amorale di coloro che non distinguono il bene dal male se non riferito ai propri più stretti familiari o collaboratori per tagliare fuori tutto il resto della comunità. L’amoralità in questo caso – precisa a chiosa l’avvocato Zeoli –  non è relativa ai comportamenti interni alla famiglia, ma all’assenza di ethos comunitario e di questo ne abbiamo un esempio lampante tra alcuni amministratori nazionali e locali che si ergono a difensori della democrazia, non curanti di essere essi stessi gli avvelenatori dei pozzi che intorbidiscono il dibattito attraverso argomenti ingannevoli con lo scopo di trarne vantaggio politico e personale, senza tener conto delle reali esigenze di un territorio d’eccellenza ad alta vocazione turistica».

Leggi anche:

I 13 migliori alberghi di lusso e ville private della Costa d’Amalfi: la lista di Condè Nast Traveller

redazione
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