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Minori, restauri Villa Romana. Sindaco Reale: «Obiettivo difendere nostra più grande entità culturale»

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Come già annunciato sulle nostre pagine, hanno preso il via a Minori le indagini archeologiche propedeutiche ai restauri conservativi della Villa Marittima romana del I secolo d.C.

Il rilevante intervento finanziato nell’ambito PON FESR 2014-2020 “Cultura e Sviluppo” con un importo di 5 milioni di euro, si apre con un cantiere preliminare di indagini archeologiche (Responsabile unico del procedimento è l’architetto Luigi Di Muccio), seguito per quanto riguarda gli aspetti di tutela dalla Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, che consentirà di approfondire la comprensione e la conoscenza delle diverse fasi storiche ed edilizie della villa, ad oggi ancora non del tutto note.

I preziosi risultati che saranno restituiti dalle indagini da concludersi entro il prossimo 31 gennaio, renderanno possibile procedere con metodo scientifico all’intervento di restauro e valorizzazione dell’intero sito archeologico e quindi ampliare il percorso di visita e fruizione della Villa e dell’Antiquarium.

La villa di Minori è senza dubbio uno più importanti siti archeologici romani che puntellano la costa tirrenica e caratterizzano l’itinerario turistico della Costiera, tra i più famosi e frequentati della Campania.

Luogo di otium per gli aristocratici romani, il sito di Minori è uno degli esempi meglio conservati di “villa marittima” dell’area tirrenica. Edificata nei primi anni del I secolo d.C., rimase in vita, anche se con diverse funzioni, fino al VII secolo d.C. Il suo impianto si sviluppava fino al mare, sfruttando il pendio della vallata fino al fianco della collina ad ovest e a destra del torrente Regina Minor, e si distribuiva su due o più piani, attorno a un suggestivo ambiente centrale coperto da volte a botte, il triclinio-ninfeo. Sono oggi visibili gli ambienti delle terme, gli ambienti di servizio e di rappresentanza, parte dell’ampio viridarium (giardino) circondato da portici e la natatio (piscina).

«Anche durante i lavori il sito continuerà ad essere fruibile – dichiara la direttrice Marta Ragozzino attraverso una nota trasmessa dal sindaco Andrea Reale – e sarà un vero e proprio “cantiere aperto” al pubblico, in cui i visitatori potranno seguire dal vivo le fasi delle indagini archeologiche e godere una visione privilegiata del monumento che consentirà di acquisire una conoscenza preliminare delle caratteristiche principali del sito archeologico e, al contempo, la consapevolezza della sua fragilità come luogo da tutelare e preservare».

«Finalmente avremo ragione dei 5 milioni di finanziamento che ho contribuito a far assegnare per il restauro della villa. Il nostro è un obiettivo importante: salvare mosaici e affreschi di questo sito straordinario del I secolo che risulta ancora integro, difendere la nostra più grande entità culturale», le ha fatto eco il sindaco Andrea Reale.

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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