Papa Francesco ha incontrato martedì scorso, la delegazione reduce dalla missione umanitaria in Ucraina “L’Italia scende in campo per la Pace” conclusasi a fine marzo. Con Padre Enzo Fortunato c’erano Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa sociale Auxilium, il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, il vicepresidente Adriano Roccucci, il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina con l’avvocato Giancarlo Viglione.
«Al Papa abbiamo consegnato un dono speciale da parte di alcuni bambini di una scuola di Fastiv (città a 70 chilometri da Kiev dove i domenicani accolgono più di 2mila persone al giorno): un calendario con una frase che ha visibilmente commosso Bergoglio “aspettiamo la data della Pace in questo anno: non bisogna abituarsi alla guerra, è necessario continuare a fare missioni umanitarie per aiutare chi soffre”» ha raccontato Padre Fortunato.
Papa Francesco ha chiesto di conoscere quanto fatto nelle città di Leopoli, Irpin, Bucha, Kiev e Fastiv, gli incontri avuti con le persone ricoverate negli ospedali, con i bambini e i ragazzi delle scuole, con le famiglie sfollate dalle zone dei combattimenti e con le istituzioni. Ai più piccoli la FIGC ha inviato ben 22mila capi di abbigliamento sportivo della nazionale di calcio tra magliette, tute e palloni, portati a bordo dei convogli dell’Humanitas di Salerno.
Durante l’incontro, durato circa un’ora, al Pontefice sono stati mostrati video e foto della col messaggio di affetto e sofferenza dei bambini e della comunità ucraina sotto assedio. «Francesco si è soffermato molto a parlare della violenza dei conflitti, che ricade soprattutto sulla gente innocente, e ha detto che “non bisogna abituarsi alla guerra, è necessario continuare a fare missioni umanitarie per aiutare chi soffre”» ha detto Chiorazzo.
«È stata anche l’occasione per evidenziare l’importanza e la bontà dell’iniziativa collegata allo sport: Papa Francesco ha ricordato a tutti le parole di Don Bosco: se volete bene i ragazzi “buttate in aria un pallone e prima che tocchi terra vedrete quanti si saranno avvicinati”» ha aggiunto Padre Fortunato.
A marzo, quando fu informato della partenza della missione, il Papa affidò al francescano il compito di donare un’immaginetta e un rosario benedetti da lui a tutte le persone incontrate e di dire loro: «Dio non è crudele, Dio coccola. È l’uomo che quando si sente Dio diventa crudele».
Prima di salutare, la delegazione ha donato al Pontefice, attraverso la FIGC, una maglietta personalizzata della nazionale italiana di calcio col numero uno.