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Per Alessio Muoio di Amalfi laurea in Management dello Sport con 110 e lode

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“Preparazione fisica e atletica di un calciatore” è il titolo della tesi con cui Alessio Muoio di Amalfi di Amalfi ha conseguito la laurea magistrale in Management dello Sport e delle attività motorie all’Università Telematica Pegaso. Concorde la commissione esaminatrice nell’assegnare al 24enne amalfitano la massima valutazione di 110 con lode.

Esattamente due anni dopo la laurea triennale in Scienze Motorie, sempre alla Pegaso. Per il dottor Alessio Muoio, da sempre appassionato e competente nell’ambito sportivo, si aprono nuove stimolanti prospettive di lavoro.

Partendo dall’indiscussa importanza dell’attività fisica, questo lavoro ha lo scopo di compiere un’ampia osservazione dell’allenamento specifico di un giocatore di calcio inserendo l’analisi in un contesto ancora più ampio che ha intenzione di spaziare e approfondire altri argomenti legati a quello centrale.

In tal senso, nel primo capitolo si è ritenuto opportuno fornire prima di tutto una descrizione dello sport, partendo dalla sua storia, quindi dalle origini, fino ai tempi contemporanei quando ha assunto un’importanza decisiva nella vita di ogni individuo e sotto diversi profili.

Successivamente, si è apportata una specificazione importante tra l’esercizio l’attività fisica, termini comunemente considerati intercambiabili, ma tra i quali esiste una netta differenza nelle connotazioni, caratteristiche e finalità. Di conseguenza, si sono affrontate due tematiche strettamente legate all’attività fisica, ovvero un’analisi dei benefici sia fisici che cognitivo-psicologici legati a una corretta e assidua attività motoria o sportiva. In tal senso, non è azzardato affermare che, l’attività motoria può anche essere accuratamente intesa come una misura farmacologica/preventiva che si trova perfettamente in relazione con la prevenzione: un insieme di attività e azioni vantaggiose per diminuire l’incidenza, la diffusione e l’avanzamento delle malattie e la determinazione di danni irreparabili quando la patologia è già conclamata.

Nel secondo capitolo, si è ritenuto interessante approfondire l’analisi di uno degli aspetti fondamentali dell’attività fisica, ovvero: gli organi maggiormente coinvolti nella stessa. Durante l’attività fisica, infatti, sono coinvolti due organi vitali del corpo: il cuore e i polmoni. I polmoni sono responsabili dell’apporto di ossigeno al corpo, necessario per fornire energia, e dell’eliminazione dell’anidride carbonica, il sottoprodotto della produzione di energia. Inoltre, il cuore è responsabile del pompaggio dell’ossigeno ai

muscoli in attività. L’osservazione dell’apparato respiratorio sarà condotta sia da un punto di vista performante che riguarda l’allenamento dello stesso sia da un punto di vista funzionale.

Nel terzo e ultimo capitolo, il focus dell’attenzione sarà concentrato all’analisi dell’argomento principale di questo lavoro: l’allenamento specifico di un calciatore. Per procedere in questo senso, si è voluto tralasciare quelli che si ritengono “allenamenti standard con il pallone”, ipotizzando che un allenamento tipo di un calciatore di serie A sia, data la ridondanza del fenomeno calcistico nel mondo digitalizzato, un argomento piuttosto conosciuto; si è scelto, quindi, di analizzare alcuni allenamenti “complementari” utili alla crescita della forza e della potenza muscolare. Prima di procedere, l’analisi ha ripercorso la storia del calcio, dalle origini fino al momento in cui è diventato un vero e proprio fenomeno mondiale, per poi tracciare una descrizione “tipo” della personalità di un calciatore anche in base ai ruoli ricoperti in campo dagli stessi. Si ritiene, infatti, che successo o il fallimento di un atleta si basa su una combinazione di abilità fisiche, psicologiche e tecniche. Pertanto, data l’importanza mondiale di questa disciplina sportiva, si ritiene indispensabile analizzare questi aspetti che influenzano le prestazioni del giocatore; l’esame della personalità dell’individuo è particolarmente vitale per il successo sportivo, poiché è un’area in cui il comportamento è in gran parte determinato dalle caratteristiche personali dell’atleta piuttosto che dall’ambiente. In conclusione, si è dato ampio spazio all’allenamento aerobico e anaerobico in quanto è noto che il calcio è uno sport intermittente che richiede l’attivazione del metabolismo anaerobico per produrre l’energia e il lavoro necessari per gli sprint e i cambi di ritmo. Di conseguenza, gli esercizi ad alta intensità possono essere suddivisi in attività aerobiche ad alta intensità e attività anaerobiche.

redazione
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