di EMILIANO AMATO
E’ stato sottoscritto questa sera il protocollo d’intesa tra la Curia Arcivescovile di Amalfi-Cava de’ Tirreni e il Comune di Ravello per consentire il trasferimento della stazione dei Carabinieri di Ravello presso l’immobile del patrimonio ecclesiastico ubicato nella frazione di San Cosma. Alle 18,00, nella sede dell’Arcidiocesi a Cava de’ Tirreni, l’arcivescovo Orazio Soricelli e il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier hanno firmato il documento che formalizza l’assunzione degli impegni reciproci, sbloccando la situazione di stallo che si era determinata da diverso tempo. La Curia rende disponibili gli ambienti all’ultimo piano della casa parrocchiale e due locali al primo piano, mentre il Comune sostiene le spese di adeguamento strutturale per la somma di 150mila euro. Il contratto di locazione tra la Curia e la Prefettura di Salerno è di sei anni più sei, col Ministero dell’Interno che sosterrà un canone di locazione da 21.679,25 euro annui. Presente, all’atto delle firme, anche il fiduciario “ad acta” dell’Arcidiocesi, Nicola Amato.
Il documento sblocca la condizione di impasse in cui versava il tentativo di trasferimento della stazione di Ravello dalla storica sede di Via Costantino Rogadeo – di proprietà privata – su cui insiste un’ingiunzione di sfratto da oltre vent’anni.
L’Arma dei Carabinieri, presente a Ravello dagli inizi degli anni Quaranta, ha rischiato seriamente di perdere il presidio territoriale necessario a garantire l’ordine pubblico e indispensabile per la sicurezza di cittadini e turisti. E’ stata infatti impresa ardua trovare un immobile che rispondesse alle caratteristiche richieste dal Ministero dell’Interno: una superficie lorda di 258 metri quadrati circa, di cui 47 da adibire ad uffici, 104 per alloggi, 12 per archivi, 15 per mense, 17 per autorimesse e 63 da adibire ad altro impiego (sala operativa, armeria, spogliatoi, servizi igienici, etc.) con due posti auto. E le diverse soluzioni ipotizzate negli ultimi decenni non sono mai andate a buon fine.
L’esecuzione dei lavori di adeguamento dell’immobile richiederebbe circa sei mesi ed è nell’interesse delle parti interessate (Arma e Curia innanzitutto) avviarli il prima possibile.
«Dopo vent’anni di ipotesi progettuali mai realizzate, abbiamo finalmente raggiunto un obiettivo, atteso da tutta la comunità – commenta il sindaco Vuilleumier – Con la sottoscrizione di oggi viene definitivamente allontanata l’intenzione, manifestata dall’Arma, di rinunciare alla presenza territoriale, lasciando Ravello senza un presidio storico. Siamo fieri e felici di avere conseguito questo risultato, fortemente voluto, e che ha visto la nostra amministrazione impegnata sin dai primi giorni dall’insediamento a portarlo a compimento».
Buona del merito per il raggiungimento di questo decisivo accordo è ascrivibile allo storico economo diocesano don Luigi Colavolpe che di recente ha terminato il suo mandato e al fiduciario dell’Arcidiocesi, Nicola Amato
«Oggi, con la firma del protocollo d’intesa, è stato segnato un primo punto – ha dichiarato Amato – E’ un passo importante verso la realizzazione della nuova Stazione dei Carabinieri di Ravello, ma c’è ancora molta strada da percorrere davanti a noi: il contratto con la Prefettura, la provvista economica, la gara d’appalto e i lavori che saranno ultimati in 180 giorni dal loro inizio.
Il merito di questo primo traguardo va al nostro Arcivescovo e all’opera di mediazione di Don Luigi Colavolpe, i quali, fin dall’inizio di quest’avventura (iniziata nel febbraio del 2018 nda) hanno creduto nel carattere prettamente sociale dell’iniziativa assicurando la loro disponibilità.
Per quanto mi riguarda ho solo continuato a servire le istituzioni, con l’impegno e la disponibilità di sempre, ritenendo l’intervento un bene per la comunità, facendo mie le parole del nostro compianto Don Pantaleone “chi si ferma è perduto”!».