“The walking family”, il blog dedicato agli escursionisti con famiglia, parla della bella recente visita al rifugio di Santa Maria dei Monti di Scala. Paolo e Loredana, coppia napoletana con la passione con il trakking, con i figli Giacomo e Alice hanno trascorso una notte al rifugio sui Monti Lattari a circa mille metri d’altitudine: come su un diario di bordo raccontano la loro esperienza con dovizia di particolari e qualche suggerimento pratico. Per chi vorrà seguirli. Al resto pensa Antonio Bonaventura che si prende cura di questo luogo d’incanto. Segue il testo.
Una notte al Rifugio Santa Maria dei Monti
Dopo l’esperienza sul Monte Vettore i bambini erano rimasti entusiasti della notte in rifugio, certo la tenda è la tenda, ma l’idea di dormire un casetta spartana sul cucuzzolo di una montagna gli è rimasta nel cuore, per cui abbiamo cercato una soluzione nelle vicinanze per poter fare un bivacco anche in pieno inverno senza doverci portare la tenda sulle spalle.
Navigando un po’ in rete abbiamo scovato il Rifugio Santa Maria dei Monti a Scala, in Costiera Amalfitana, a poco più di un’ora di macchina da Napoli, e così abbiamo deciso di organizzarci assieme a due care amiche, Marcella e Claudia, per trascorrere una notte lì, dopo una piccola camminata per raggiungere la meta.
Partiamo dal posto: come tutte le cime dei Monti Lattari anche il Monte Campanaro – su cui si trova il Rifugio Santa Maria dei Monti – gode di una vista mozzafiato e di un’alba da cartolina sul Golfo di Salerno e la costa cilentana. Ci sono diversi sentieri per raggiungere il pianoro, noi abbiamo scelto il più breve, quello che parte da Scala, ma al contempo più ripido e meno panoramico di quello che invece parte da Agerola (così ci hanno detto, verificheremo in una prossima escursione).
Il rifugio è una bella struttura, ben tenuta e ottimamente gestita da Antonio, del Consorzio di Promozione Turistica Ravello-Scala, che offre accoglienza e comfort ben oltre le aspettative. Non è un bivacco, come il Rifugio Zilioli sul Vettore ma neanche uno di quegli hotel che si spacciano per rifugi. Non è raggiungibile in auto e dispone di 13 posti letto divisi in due mini appartamenti con riscaldamento, cucina e acqua calda. All’esterno c’è un bel patio con tanto di lucine che di sera creano un’atmosfera incantata, tavoli e brace a disposizione. Purtroppo non c’è acqua potabile (all’arrivo ogni ospite riceve una bottiglia grande di acqua da bere), c’è però il rubinetto del vino, una piccola magia creata ad hoc per riempire al volo i bicchieri con vino sempre fresco, durante i pranzi e le cene all’aperto nel patio. Su richiesta i gestori organizzano anche eventi con cucina e prodotti locali.
Il Rifugio Santa Maria dei Monti è veramente un perfetto compromesso per una notta avventurosa senza però dover soffrire freddo, scomodità e mangiare scatolette riscaldate e risotti in busta. Noi abbiamo portato un po’ di carne da grigliare, Antonio ci ha offerto un tagliere di salumi e il vino, rigorosamente versato dal rubinetto nel patio, ne è venuta fuori una cena memorabile conclusa con i marshmellows alla brace che Giacomo e Alice adorano.
Lo spazio per i bambini per giocare è veramente tanto, ci sono le altalene e una serie di sentierini da percorrere per esplorare la zona, senza contare che l’area pianeggiante è molto estesa, insomma non c’è il pericola di annoiarsi. Prima di andare a letto ci siamo chiusi nella nostra casetta al caldo a giocare a carte con i bambini, per poi dormire in comodi letti nella nostra stanza da sei, con sveglia all’alba per goderci il sorgere del sole la mattina dopo (un momento di rara bellezza, silenzio e pace nell’aria frizzante mattutina).
Per seguire le tante attività proposte dal rifugio potete andare sui loro social, per prenotare è possibile farlo dal sito www.rifugiosantamaria.com o chiamando direttamente Antonio (+39 351 896 0474), noi non escludiamo di tornarci in estate con tenda magari partendo da Agerola.
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