16.6 C
Amalfi

Vittime della Strada, Costiera Amalfitana in prima linea con madri di Fernanda e Pietro

ultima modifica

Share post:

spot_imgspot_imgspot_img

Associazioni, fondazioni, movimenti, familiari di vittime di violenza stradale e utenti della strada si ritroveranno sabato 21 maggio, a Roma, per la manifestazione nazionale – contemporaneamente in molte città italiane – per richiamare l’attenzione di cittadini, istituzioni e media sulla strage stradale.

Anche la Costiera Amalfitana la Penisola Sorrentina saranno rappresentate per al fine di sensibilizzare e promuovere una nuova cultura stradale che tuteli l’incolumità delle persone, il rispetto dell’ambiente, la vivibilità delle città. Una cultura in cui prevenzione e mobilità sostenibile siano finalmente priorità. A Sorrento, la manifestazione si svolgerà sabato 21 dalle 10.30 in Piazza Veniero.

In piazza anche Sonia Fusco, madre di Fernanda Marino, la 17enne investita e uccisa il 21 ottobre scorso a Positano, ed Erminia Capriglione, madre del 15enne Pietro Villani, morto nell’agosto del 2019 dopo un incidente in scooter a Praiano. L’iniziativa è promossa da Rete Vivinstrada con associazioni, familiari di vittime di violenza stradale, utenti della strada e mira a far sentire forti le richieste di chi crede che il cambiamento sia possibile, necessario e urgente.

«Bisogna acquisire la consapevolezza dell’urgenza di un intervento sempre più ampio e trasversale sul tema della sicurezza stradale, soprattutto in costiera amalfitana – dichiara al Quotidiano della Costiera Sonia Fusco che da sei mesi è in prima linea nell’associazione vittime della strada -. È un dato obiettivo e le vicende drammatiche che si succedono sulle nostre strade, e che spesso coinvolgono i più giovani sono, per la maggior parte, la sventurata conseguenza di comportamenti errati: distrazione, alta velocità, guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti, utilizzo smodato degli smartphone e mancato rispetto delle regole dettate dal Codice della Strada».

«Occorre dunque che istituzioni, associazioni di volontariato, liberi cittadini agiscano per diffondere la cultura della sicurezza stradale e renderla cultura sociale soprattutto attraverso il dialogo con i giovani. È necessario aprire la loro mente ai pericoli della strada e alle sanzioni, anche con il racconto di esperienze vissute, per metterli di fronte a possibili realtà, perché metabolizzino i comportamenti corretti da rispettare sulla strada e imparino a salvaguardare la propria esistenza, rispettando, al contempo, il benessere altrui.

E’ necessario altresì lavorare allo sviluppo di una coscienza critica in merito ai sistemi di mobilità». Ne è convinta la Fusco, impegnata in prima linea perché altre madri non debbano vivere il suo stesso dramma. E con grande energia e determinazione ci dice proprio mentre si reca al cimitero da Fernanda: «Camminando assieme non arriviamo primi ma sicuramente arriviamo lontano».

spot_imgspot_img

articoli correlati

Il diritto di sapere, il dovere di informare

di EMILIANO AMATO In un tempo in cui la politica si rifugia dietro comunicati banali e notizie svuotate...

Atrani, si dimette il vicesindaco Luciano De Rosa Laderchi: «Mi sento a disagio, serve più presenza e meno partito»

di EMILIANO AMATO Dopo giorni di voci mai confermate, è arrivata l’ufficialità: Luciano De Rosa Laderchi ha rassegnato le...

Violenza su 15enne americana, Sindaco di Ravello: «Fatto gravissimo che ha scosso nostra comunità. Vicini alla ragazza e alla sua famiglia»

«La notizia della violenza che ha visto vittima una giovanissima turista, ha destato enorme sconcerto ed incredulità nell’intera...

Musica e Arte si danno appuntamento a Ravello per la seconda settimana del Festival

Tre concerti di profilo internazionale, con lo United Voices Chicago, coro statunitense guidato da Josephine Lee (11 luglio...