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Amalfi torna campione: festa in città con gli eroi dell’impresa

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Amalfi è ancora regina dei mari. Vittoria doveva essere e vittoria è stata questo pomeriggio nelle acque della più piccola – ma anche della prima – Repubblica Marinara d’Italia. Venezia prima, poi Genova e Pisa si sono dovute inchinare alla supremazia sportiva dell’armo azzurro. Un trionfo ottenuto al fotofinish dopo un testa a testa con i leoni di San Marco che già dai primi colpi dimostravano di poter primeggiare.

Al taglio del traguardo è esplosa la festa in mare con il galeone del cavallo alato letteralmente circondato dalle centinaia di imbarcazioni presenti nello specchio d’acqua antistante la Marina Grande. Fumogeni, bandiere e cori a celebrare i protagonisti della nuova impresa sportiva. Un entusiasmo dilagante generato dallo straordinario legame e senso d’appartenenza di tutti i cittadini della Costiera alla bandiera con la croce irsuta d’otto punte.

Dai belvedere e dalle balconate, dalle barche e sui traghetti è esploso il tifo di chi abita Amalfi e delle migliaia di turisti italiani e stranieri. Un’acclamazione da stadio che ha proseguito anche sulla terra ferma tra abbracci sinceri, urla di gioia e promesse mantenute.

Poi i festeggiamenti ufficiali si sono trasferiti in piazza Flavio Gioia all’ombra della statua del leggendario inventore della bussola. Sul palco la sfilata degli eroi accolti dall’acclamazione generale. Vincenzo Di Palma (timoniere), Luigi Lucibello, Luca Parlato, Vincenzo Abbagnale, Giovanni Abagnale, Salvatore Monfrecola, Mario Paonessa; Alberto Bellogrado, Luigi Proto, Gennaro Gallo (Riserva); Andrea Maestrale (Riserva), allenati da Antonio La Padula, con Giuseppe Ingenito (Direttore Tecnico).

Gli onori delle armi tributati a Venezia, Genova e Pisa con grande fair play sportivo.

Presente tra il pubblico anche il presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Giuseppe Abbagnale, padre di Vincenzo Abbagnale, tra gli otto componenti l’equipaggio del galeone azzurro.

«È la conclusione migliore della grande festa che abbiamo organizzato – ha detto a caldo il sindaco di Amalfi Daniele Milano per tutti quelli che amano e credono in questa celebrazione della storia nazionale, questa è una grande manifestazione che va da nord a sud, che abbraccia l’Italia intera. Un ringraziamento va allo staff di Regata di Amalfi che si è dimostrato un gruppo fantastico, insieme con l’amministrazione comunale e a questi straordinari ragazzi. Questa è molto più di una regata, è la fede di un popolo, è la festa della gente di Amalfi».

In piazza circa quattromila persone ad assistere alla cerimonia di premiazione.

«Mi sono reso conto che ad Amalfi non si può perdere – ha raccontato l’allenatore azzurro Antonio La Padulanon ho mai visto tanta gente nemmeno alle Olimpiadi. Con questo pubblico e questo calore non si può arrivare che primi».

Il primo cittadino, poi, congratulandosi con tutto l’equipaggio e lo staff, ha anche alzato, con la squadra, sotto il cielo di Amalfi il trofeo in oro e argento realizzato dalla scuola orafa fiorentina che verrà subito messo in palio il prossimo 11 settembre a Pisa. Il palmarès delle 66 edizioni vede Venezia prima con 34 vittorie, segue Amalfi con 13, poi Genova con 10 successi, infine Pisa con 8.

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