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Approvato in Cdm il nuovo codice della strada 2023: patente sospesa per tre anni a chi guida sotto effetto di alcol e droghe

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Patente sospesa per chi tiene il volante con una mano e il cellulare con l’altra. E così anche per chi viene pizzicato alla guida con troppo alcol in corpo e per chi assume stupefacenti: non sarà neanche necessario provare l’alterazione, basterà risultare positivi al test salivare al momento del fermo. E in caso di recidiva via la patente. A vita. Non è tutto: stop all’auto da 7 a 15 giorni anche per chi ha meno di 20 punti sulla licenza di guida ma passa col rosso, va troppo veloce o non ha la cintura. E in monopattino? Casco obbligatorio pure per i maggiorenni, targhe e assicurazione.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge che ora il ministro Matteo Salvini spera di veder approvato dal Parlamento entro l’autunno. L’obiettivo è «rendere le strade più sicure, proteggere gli utenti più deboli della strada, come i ciclisti e i motociclisti, e razionalizzare la giungla normativa nonché dare regole per la nuova mobilità», spiega il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Un giro di vite in diciotto articoli che riformano il codice della strada, inasprendo pene e sanzioni. «Se ti stronchi di canne, bevi in discoteca e poi guidi oppure sniffi e vieni trovato tramite i controlli, tu la patente non la vedi più», sintetizza Salvini.

La linea è quella della tolleranza zero, rafforzata dall’incidente mortale costato la vita a Roma al piccolo Manuel nello scontro violentissimo tra la Smart e la Lamborghini guidata a folle velocità dallo youtuber Matteo Di Pietro. Ecco, ora per guidare una macchina di quella cilindrata bisognerà avere la patente da almeno tre anni così come per tutte quelle superiori a 55 kw per tonnellata. E il ministro non esclude che in futuro verrà introdotto un patentino supplementare per i “macchinoni” anche per chi guida da tempo.

Intanto, quando il testo sarà legge, chi verrà beccato al volante ubriaco o drogato subirà la sospensione della patente. In caso di recidiva scatterà il ritiro della licenza fino a 30 anni.

Se si è stati già condannati per guida in stato di ebbrezza ci sarà l’obbligo di montare sull’auto l’alcolock, un dispositivo già in uso in alcuni Paesi europei che impedisce la messa in moto del veicolo se il tasso alcolemico supera lo zero: una sorta di etilometro on the road nel quale il guidatore dovrà soffiare appena seduto sul sedile.

Per chi fa uso di droghe, non sarà necessario provare l’alterazione, ma una volta fermati basterà risultare positivi al test rapido per far scattare la sospensione della patente e la successiva revoca con il divieto di conseguirla per tre anni. Non conterà insomma più lo stato di alterazione psico-fisica ma la semplice positività al tampone salivare. E ancora: un minorenne che guida ubriaco o drogato non potrà prendere la patente fino ai 24 anni.

Stretta anche sull’uso dei telefonini alla guida, per chi va contromano, passa col rosso, non inserisce le cinture, non ha il seggiolino per i bambini: sospensione breve della patente da 7 giorni a 15 giorni se non si è “un virtuoso” della strada e si hanno meno di 20 punti sulla patente. Per gli abusivi che circolano lo stesso mentre la loro licenza di guida è sospesa sono previste multe salate, da duemila a ottomila e passa euro, oltre alla revoca della patente e il fermo amministrativo temporaneo dell’auto.

Il progetto di riforma mette mano anche alla giungla della micromobilità: per i monopattini sarà obbligatoria la targa e l’assicurazione, pena una sanzione da 100 a 400 euro. Tutti, minorenni e maggiorenni, dovranno indossare il casco. Chi non ha le frecce e il freno su entrambe le ruote dovrà pagare una contravvenzione tra 200 e 800 euro. Inoltre i monopattini elettrici a noleggio non potranno uscire dalle città e le società dovranno montare a bordo un meccanismo che blocchi automaticamente lo sharing se escono dalle aree consentite. Qualche garanzia in più anche per le bici: per superarle bisognerà rispettare una distanza di un metro e mezzo.

Nel ddl sono comprese poi modifiche per rendere più sicuri i passaggi a livello, nuove sanzioni per la sosta vietata, nuove norme sulle Ztl e chiarezza sugli autovelox: gli strumenti dovranno essere omologati per evitare truffe. Come in Formula Uno, in caso di incidenti potrà entrare in strada anche la safety car per rallentare il traffico ed evitare nuovi tamponamenti. L’ultimo capitolo è dedicato all’educazione stradale: un bonus di due punti sulla patente ai ragazzi che abbiano frequentato corsi sulla sicurezza a scuola che verranno organizzati dal ministero dell’Istruzione e del Merito.

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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