Il Quotidiano della Costiera è sempre più punto di riferimento del territorio ed è per questo che dà sempre voce ai cittadini, specie a chi non ne ha. Per questo pubblichiamo, nell’apposita sezione, lettera ricevuta dalla signora Maddalena Di Benedetto di Atrani che denuncia la condizione dei cittadini del piccolo borgo, “ostaggi in casa propria” durante il lungo periodo di riprese cinemaografiche nel quale il paese è stato concesso a uso esclusivo alla produzione del film. Segue testo della missiva.
Gentilissimo Direttore,
sono cittadina di Atrani, la civitas Atranensis della gloriosa repubblica marinara, la perla della divina costiera che, purtroppo, negli ultimi anni ha perduto il suo splendore.
Per ben due volte nel giro di un anno, l’amministrazione comunale ha “ceduto” l’intera cittadina ad una troupe cinematografica adducendo pretestuosi motivi turistici che avrebbero fatto conoscere ancor più il nome di Atrani.
Tutto ciò risulta essere falso in quanto in entrambe le occasioni il nome di Atrani non è stato e non sarà neanche menzionato.
Gran parte della popolazione è danneggiata da una produzione cinematografica che impedisce al cittadino di Atrani di poter passeggiare liberamente lungo le strade privandolo addirittura della disponibiltà degli esercizi commerciali e costringendolo a doversi recare ad Amalfi per effettuare le proprie commissioni con l’aggravio di ulteriori spese.
Mi chiedo se questo è il modo di rispettare i cittadini di Atrani.
Per coloro che sono impossibilitati a spostarsi da Atrani per i bisogni quotidiani poteva essere predisposto un servizio di consegna a domicilio dei generi di prima necessità di cui si è stati privati in questo particolare momento.
Confido nel buon senso dell’amministrazione comunale che possa rimediare al più presto al disagio a noi arrecato perché chi governa bene se stesso, governa bene anche gli altri.
La scrivente è figlia di Gabriele Di Benedetto che il popolo di Atrani, nella lontana primavera del ’46, elesse all’unanimità sindaco.
Maddalena Di Benedetto