“Non si possono introdurre nello stabilimento e nel solarium proprie attrezzature e arredi da spiaggia (ombrelloni, sedie a sdraio, lettini, ecc). La permanenza nel lido e nell’area solarium “Scoglio a pizzo” è consentita ai soli clienti: non è consentito sostare quindi su teli mare”. E’ categorico il cartello esposto sulla spiaggia di Atrani. Quest’anno l’arenile è gestito interamente dal Comune di Atrani con affidamento alla Miramare service: la spiaggia libera (una delle rarissime in Costiera Amalfitana) è garantita sul lato di Ponente, con tanto di giostrine gratuite. Poi il lido a pagamento che comprende anche, a Levante, il solarium della piattaforma in calcestruzzo denominata “Scoglio a Pizzo”.
Uno spazio tanto caro agli atranesi e agli amanti della spiaggia del borgo più piccolo d’Italia per i quali è previsto il pagamento di 5,00 euro per un lettino a fronte dei 15 euro per i non residenti. La regolamentazione è chiara ma in questi caldi e caotici giorni di Ferragosto, come si evince dalle nostre foto, sembra che si sia perso il controllo, con gli spazi invasi da chicchessia con teli, sedie pieghevoli e sdraio personali. E dire che nelle scorse settimane più volte gli agenti della Polizia Locale sono intervenuti a redarguire e allontanare bagnanti inosservanti delle regole, anche ex residenti che non hanno voluto rinunciare a fare un tuffo in mare dal loro luogo del cuore come nel passato.
All’area «con ingresso aperto e controllato non è possibile la sosta se non si è “clienti” paganti regolarmente il ticket che ad ogni richiesta va esibito (turisti e non turisti o residenti). È poiché l’area è incustodita, senza alcun servizio di salvataggio, è di per sé non idonea alla balneazione. È perciò solo “solarium” (Ord. Sindacale 4/22 e dgc 72/22)» scrivono su facebook gli aficionados atranesi della piattaforma (pardon, solarium) aggiungendo: «A coloro che come noi sono affezionati al “free” vogliamo augurare comunque un “buon bagno” nei pressi dello” scoglio a pizzo” facendo attenzione a non sostare troppo e agli scogli “insicuri” con qualche nuotata, per i più esperti, in direzione Castiglione o “Marinelle».