Riceviamo e pubblichiamo lettera di una nostra lettrice Ayako Ishiyama, giapponese d’origine ma che vive stabilmente a Ravello da quattro anni dopo averla conosciuta 26 anni fa. E’ la moglie del protagonista dell’alterco di mercoledì scorso con l’agente di Polizia locale avvenuto in Via Trinità. L’accaduto è diretta conseguenza della diatriba che si protrae da un anno a questa parte tra vicini per la questione delle fioriere (leggi articolo in basso). Questo giornale resta aperto a ogni forma di pensiero purchè manifestato con correttezza e senza ledere l’altrui dignità oltre che arrecare offesa.
Segue testo a firma di Ayako Ishiyama
~LUCE PER BRILLARE~
Nella mia lingua madre, la parola “Kanko” equivale alla parola “turismo”. L’etimologia della parola è particolarmente speciale, poiché il carattere di “Kan” significa “vedere” e il carattere di “ko” significa “luce”.
Questi caratteri si fondono per formare il significato, ‘vedere la luce del luogo’. Quando i turisti vengono in visita, vengono a vedere la luce di Ravello.
Ravello ha una tale luce, dalla vista eccezionale alla sua ‘profondità di cultura storica e natura.
Tuttavia, quando si tratta della questione della vita quotidiana per i residenti come noi, dubito che viviamo in questa luce.
Abbiamo un’amministrazione, un’autorità come il comune o il vigile che favoriscono persone particolari. Nascondono consapevolmente la verità sulle questioni, presumibilmente con l’intenzione di “proteggere” le persone che favoriscono.
La mia esperienza personale è
Abbiamo chiesto all’autorità di mostrarci semplicemente i documenti legali che descrivono il permesso autorizzato per un determinato atto.
Queste carte legali, tuttavia, non sono mai state mostrate per mesi (l’abbiamo chiesto per la prima volta a maggio in maniera ufficiale, e devono ancora essere mostrate).
Se le carte esistono, perché dovrebbe essere così difficile da condividere?
Mostra i documenti e saremo lieti di obbedire.
Vorrei portare l’attenzione su un caso, ma possiamo presumere che vi siano continue disonestà e insincerità vissute da molti altri.
Possiamo ricordare i guai tra un vigile ed un autista non molto tempo fa, per quanto non perdoniamo la violenza, solleva una domanda: “perché è successo questo?”. Deve esserci stata una sensazione di ingiustizia. Invece di credere automaticamente a una voce che siamo nutriti, dovremmo capire la causa principale di tali problemi.
Siate coraggiosi, cercate la giustizia e guardate in profondità!
Questo è il mio modo di parlare dell’ingiustizia e dell’uso abusivo del “potere” da parte dell’autorità.
Se non onoriamo la nostra voce, saremo schiavi dell’autorità, così come coloro che contribuiscono alla corruzione della città.
Non mi permetterò di essere nessuno dei due.
Non c’è intenzione di attaccare nessuno personalmente, ma per vivere in un ambiente pacifico e armonioso, dobbiamo prendere coscienza di tutte le bugie, gli inganni e le malefatte.
Possano gli altri che sono in risonanza con questo articolo sentirsi ascoltati e trovare anche la forza di onorare la loro voce.
Grazie per la vostra attenzione.
Ayako Ishiyama
