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Comune di Praiano condannato per il parco turistico. Risarcita l’azienda

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Il Comune di Praiano dovrà risarcire alla società Effe, vincitrice d’appalto per la sistemazione della struttura pubblica per info point del parco a servizio del turismo escursionistico-rurale, per una somma di 45mila euro. Lo scrive il quotidiano La Città in un articolo di Salvatore Serio.

Il tutto ha avuto inizio nel dicembre del 2006 quando l’impresa si è aggiudicata l’appalto per un importo complessivo di circa 376 mila euro.

La consegna dei lavori era prevista in circa sette mesi. Nel marzo del 2007 è avvenuta la consegna parziale dei lavori in quanto, come si evince dal libro giornale di cantiere dove sono annotate le sospensioni parziali e le conseguenti riprese, sono emersi gravi carenze del progetto esecutivo. Nel corso delle operazioni di scavo, infatti, invece che rinvenire soltanto rocce dure e compatte, come previsto in progetto, gli operatori hanno constatato che in realtà circa il 50% delle aree di scavo era costituito da terreno friabile e il 30% circa da terreno argilloso. Questo ha determinato la necessità di sospendere i lavori e di avviare gli interventi per la messa in sicurezza del cantiere, onde evitare pericoli di cedimenti.

Nel corso delle opere di scavo, inoltre, è stata rinvenuta una condotta di adduzione al serbatoio che garantiva il servizio di fornitura idrica, che ha costituito un ostacolo alla prosecuzione dei lavori. Il direttore dei lavori ha prescritto all’impresa l’esecuzione di interventi non previsti in progetto, relativi alla demolizione e ricostruzione di alcune aree, interventi anche questi impossibili da realizzare in quanto interferenti con manufatti confinanti non di proprietà del Comune. È seguito in incontro a Palazzo di Città dove, a seguito di nuove esigenze, è stato chiesto al direttore dei lavori di adeguare il progetto strutturale.

A distanza di un mese l’impresa ha segnalato la perdurante impossibilità di procedere all’esecuzione degli interventi a causa della mancata disponibilità delle aree di cantiere. Dall’ente comunale, però, non è arrivata alcuna risposta fino alla risoluzione contrattuale per effetto della riconsegna dei lavori avvenuta nel novembre del 2007.

È iniziata così una lunghissima battaglia legale tra la ditta che ha chiesto il risarcimento dei danni in quanto impossibilitata ad effettuare i lavori a causa delle carenze progettuali e il Comune che ha chiesto la risoluzione del contratto d’appalto. Ora il Tribunale di Salerno, prima sezione civile, ha condannato l’amministrazione comunale a risarcire la Effe srl per una somma complessiva di 45.595.18 euro respingendo la richiesta dell’ente guidato dalla sindaca Anna Maria Caso in quanto la risoluzione era già avvenuta alla riconsegna dei lavori.

Fonte: La Città

redazione
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