Lutto nel mondo del calcio. Sinisa Mihajlovic, fino al 6 settembre scorso allenatore del Bologna, è morto in una clinica di Roma. Aveva 53 anni. Il 13 luglio del 2019 Mihajlovic annunciò in conferenza stampa di essere malato di leucemia mieloide acuta e di doversi sottoporre a cure immediate.
Il 26 marzo scorso, sempre in conferenza stampa, disse che si sarebbe dovuto sottoporre a un nuovo ciclo di cure per un ritorno della malattia.
Il 4 giugno 2015, ad Amalfi, ritirò il premio di “Allenatore dell’anno” nell’ambito della fortunata kermesse “Football Leader”, organizzata presso l’ex Grand hotel Saraceno.
Reduce da una straordinaria stagione sulla panchina della Sampdoria, Mihajlovic fu il tecnico più votato dalla giuria speciale tra i tecnici delle prime otto squadre della serie A.
Questa la motivazione del premio: “Per aver guidato con personalità e intelligenza la Sampdoria, rivelazione della serie A anche in virtù della precisa identità tattica e di un gioco vincente. Sinisa Mihajlovic si è consacrato quest’anno un autentico Football Leader”.
La giuria dell’epoca era composta da: il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti, il direttore del Corriere dello Sport Paolo De Paola, l’editorialista Rai Ivan Zazzaroni, il direttore di Sport Mediaset Alberto Brandi, il direttore di Gs – Guerin Sportivo Matteo Marani, il direttore Xavier Jacobelli, l’inviato di Sky Sport Gianluca Di Marzio e il presidente dell’Assoallenatori Renzo Ulivieri.