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Il futuro della “Green Community” dei Monti Lattari, occasione imperdibile per Comunità Montana

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Come la quinta di un teatro fa da sfondo ad ogni esibizione teatrale, similmente i Monti Lattari si ergono a retroscena delle vacanze di turisti, bagnanti ed escursionisti che accorrono in costa d’Amalfi ed in penisola sorrentina per vivere l’emozione del mare, ma in fondo è soprattutto invertendo lo sguardo verso l’alto che loro ammirazione si fa meraviglia. Proprio lì dove campeggia il verde dei boschi, impreziosito dal giallo puntiforme dei limoneti, ciascuno di essi percepisce l’eccezionale valore del paesaggio, per dirla con le parole dell’Unesco pronunciate anni addietro apponendo il proprio sigillo sul versante amalfitano, dichiarandolo appunto sito Unesco. Per questo, nella consapevolezza della doverosa custodia e protezione – che va assicurata a tale eccezionale valore – gli amministratori, in particolare, dei comuni montani dei Lattari (Agerola, Pimonte, Lettere, Casola, Scala, Corbara, Sant’ Egidio del Monte Albino, Scala), oggi, lunedì 19 giugno, alle 19.00, a Tramonti, presso la sede dell’ente montano, intendono porre al centro del proprio confronto lo sviluppo equilibrato e sostenibile della parte alta dei Lattari.

Cioè, di quella parte che documentando quanto la pendenza caratterizzi territori ed abitati locali – in parte degradanti ed in parte inerpicanti – segnala implicitamente il protagonismo che deve assumere nel contesto delle azioni politico-amministrative locali. Il relativo dibattito che sarà avviato dal presidente Luigi Mansi e dal sindaco di Tramonti Domenico Amatruda, nel prendere atto dell’attuale situazione – tra cui le progettualità della Green Community – si incentrerà in ambiti che fondamentalmente attengono al riassetto ambientale, alla manutenzione programmata del territorio, anche attraverso il recupero ed il riuso dei rifiuti del territorio delle dorsali dei Monti Lattari e dei rispettivi insediamenti abitativi.

La presenza e gli interventi dei rispettivi sindaci – cui resta affidata la quotidiana preoccupazione della vita collettiva di residenti e turisti – arricchisce di sicura concretezza il confronto delle parole. I temi che ineriscono gli ambiti delle problematiche da affrontare sono numerosi e diversi, non ultimo quello derivante dai mutamenti territoriali, sempre più repentini – dovuti anche agli incessanti mutamenti climatici – che inducono, a loro volta, sempre più a convogliare sforzi maggiori verso una manutenzione ancor più sistematica dei suoli. Per i cui interventi sarebbe opportuna un’azione sinergica di tutti gli enti posti a presidio degli interessi territoriali, che nella concordia di programmi, tanto più condivisi quanto più semplificati, si avviino alla risoluzione dei problemi. Poiché, spesso è la semplificazione (da non confondere con il semplicismo) in uno alla brevità del tempo di decisione a scongiurare le peggiori conseguenze: a volte purtroppo dannose anche per le persone.

Va sottolineato che su un territorio su cui insistono, tanti vincoli di tutela, come quello idrogeologico, paesaggistico e naturalistico, tra cui quelli dei siti di interesse comunitario, ogni intervento di tutela comporta distinte autorizzazioni anche per gli Enti pubblici a tanto preposti. Nell’intento di convenire, quindi, programmi condivisi sarà presente anche Tristano Dello Ioio, presidente del Parco Monti Lattari cui sono rimesse altrettante responsabilità di salvaguardia. La valenza dell’incontro, infine, è avvalorata dalla presenza anche dei vertici dell’Unione nazionale degli Enti e Comuni montani. Infatti, oltre al presidente regionale, Vincenzo Luciano e Maria Grazia Libardi, componente, quest’ultima, del consesso nazionale, al presidente nazionale, Marco Bussone toccherà concludere i lavori, all’esito anche dei contributi dei tecnici, tra cui il professor Domenico Guida, direttore del Consorzio (inter-universitario) Grandi Rischi, – già coautore, insieme alla Comunità Montana, di un rilevante progetto di stabilizzazione e sorveglianza da remoto di frane potenziali – e il dottor Luca Lo Bianco, esperto in euro-progettazione, che si alterneranno al tavolo di confronto. All’incontro non mancherà anche la presenza dei funzionari pubblici dei Comuni e dei professionisti che, a vario titolo, contribuiscono a condurre le molteplici attività di conservazione e sviluppo dei Monti Lattari.

redazione
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