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Ivana Bottone sindaca di Scala: la vittoria del coraggio

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di MARIA CITRO*

Conosco Ivana Bottone da molti anni e ne ho seguito la carriera politica da sempre, ho apprezzato di lei l’impegno serio, costante e appassionato tale da rendere l’idea della politica quale attività nobilissima, si perché Ivana ha fatto politica con coerenza e ha contribuito al miglioramento della vita delle persone della sua cara Scala. Ed è durante questo proficuo periodo di 15 anni di condivisione di percorso amministrativo come assessori alle politiche sociali che l’ho conosciuta nella sua integrità morale che l’ha portata, grazie al continuo confronto con la sua squadra di appartenenza a fare la scelta di scendere in campo per poter confermare il suo impegno nella veste di sindaca. Ecco la squadra, l’appartenenza, la condivisione, il confronto elementi imprescindibili per creare stabilità, continuità ma nello stesso tempo dare anche un impulso di nuovo vigore ad una squadra che già era in campo da un po’.


Ivana e l’amica sindaca del Comune di Praiano Annamaria Caso rappresentano le donne che nella nostra amata Costiera Amalfitana sono riuscite a scardinare stereotipi di genere e barriere culturali che spesso portano a demotivare la discesa delle donne nel mondo della politica. La politica è ora che si evolva, è nella stessa cultura interna dei partiti che risiede la mancata opportunità delle donne: i partiti determinano l’ordine delle liste elettorali, le rose dei candidati e le strutture di partito, continuando di fatto ad ostacolare una rappresentanza paritaria nell’attività politica. Eppure è indiscutibile che le donne in politica siano più collaborative e bipartisan, caratteristiche che porterebbero ad una maggiore cooperazione nei processi decisionali, trasparenza ed efficacia.


Serve dunque “a tutti i livelli”, un percorso culturale serio per l’abbattimento degli stereotipi di genere, occorrono azioni concrete ed incisive per la conciliazione del tempo delle donne, occorre coinvolgere le giovani generazioni ad avere coraggio.


Ci vuole coraggio per riformare la politica, più disponibilità vera e non solo a chiacchiere, ci vuole coraggio per svincolare la donna dall’esclusività degli obblighi familiari con servizi adeguati intendo sia nidi per i bambini, sia servizi per alleviare la gestione di adulti familiari non autosufficienti. Ci vuole coraggio anche ad essere solidali tra donne, ad imparare a sostenersi vicendevolmente, ad essere meno antagoniste e far comprendere che il fare politica al femminile non significa sottostare al ruolo maschile, ma portare avanti le proprie idee e la propria modalità operativa.

Ecco, la mia riflessione vuole essere una lode e un plauso alle nostre donne, Ivana, Annamaria, Francesca, Gisella, Assunta, Maria, Arianna, Paola e a tutte le altre colleghe della costiera che hanno avuto il coraggio di scendere in campo e che hanno voglia di contribuire al bene comune!
Auguri e buon lavoro.

*ex assessore del Comune di Minori

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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