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“Lo Spirito di Ravello”, la preziosa eredità di Domenico De Masi

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di EMILIANO AMATO

Un’eredità di valori destinata a ogni singolo ravellese. E da tramandare alle future generazioni, nel nome di Ravello. E’ quella che ha lasciato il professor Domenico De Masi col suo “Spirito di Ravello”. Più volte, nel corso degli anni, il noto sociologo del lavoro, cittadino onorario di Ravello, ha esortato i propri concittadini«a vigilare sulla memoria storica della comunità, non solo come dovere morale e civile ma anche come salvaguardia del valore patrimoniale del paese».

Ne vene fuori una sorta di “codice etico” del buon cittadino. De Masi sosteneva strenuamente che «lo Spirito di Ravello risiede in una perfetta, delicatissima combinazione di bellezze naturali, memorie storiche e modelli culturali, che consentono una rara qualità della vita, fatta di quiete, crescita interiore, partecipazione al bello, intenso calore affettivo. I cittadini di Ravello hanno il privilegio di avere ricevuto in dono tutto questo, ma hanno il merito di averlo ben coltivato nel corso dei secoli per consegnarlo come patrimonio prezioso al resto dell’umanità e alle future generazioni». 

Affinché, dunque, lo Spirito di Ravello si perpetui e si diffonda, affinché ciascuno restituisca alla città della musica almeno una parte della gioia che ne riceve, sia coloro che stabilmente vi risiedono, sia coloro che episodicamente vi soggiornano, siano lieti di assumere, nelle loro semplici azioni quotidiane, tutti quei piccoli e gioiosi impegni necessari per:

  • Proteggere la quiete e la privacy delle persone.
  • Proteggere e valorizzare i monumenti, la flora, la fauna e l’ecosistema.
  • Raffinare la pulizia e l’ordine dei luoghi e delle cose.
  • Favorire la crescita culturale propria e altrui.
  • Assicurare la qualità dei servizi e l’equità dei loro costi.
  • Improntare i rapporti reciproci alla dolcezza delle buone maniere.
  • Rispettare le diversità e apprezzare i vantaggi della loro armoniosa convivenza.
  • Procurarsi e trasmettere le informazioni con accuratezza.
  • Partecipare attivamente alla gestione esemplare della cosa pubblica.
  • Contribuire in prima persona all’ulteriore perfezionamento dello “Spirito di Ravello”.

E il Quotidiano della Costiera, che nasce a Ravello e condivide ogni punto del decalogo (è alla base della nostra attività quotidiana), non può far altro che custodirlo gelosamente impegnandosi a diffonderlo.

In copertina l’ultima foto scattata a De Masi a Ravello, ai tavoli del Bar San Domingo, domenica 27 agosto.

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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