di EMILIANO AMATO
“People have the power”, è il titolo di uno dei brani di maggior successo della cantante statunitense Patti Smith, divenuta un simbolo. Un inno che ci ricorda, ogni volta che la ascoltiamo, che «il potere di sognare di dettare le regole, di lottare per cacciare dal mondo i folli, è della gente».
A Minori cresce sempre di più il dissenso popolare verso il progetto del tunnel di collegamento con Minori. Sono diversi, negli ultimi giorni, gli striscioni “no tunnel” che compaiono dai balconi delle abitazioni del paese. Iniziative spontanee dal villaggio di Torre al centro, segnale evidente del sentire popolare, di contrarietà a un’opera definita dai più “inutile e dannosa”.
A poco o a nulla, in una campagna elettorale già aperta, servono le puntualizzazioni dell’amministrazione comunale la quale chiede di attendere la pubblicazione, a giorni, del progetto definitivo di minori impatto ambientale rispetto al precedente.
Questa situazione – grazie anche alle massicce campagne informative promosse dalla manifestazione dello scorso 23 gennaio dalle diverse anime “no tunnel” – sta mettendo in seria difficoltà l’amministrazione comunale del sindaco Andrea Reale che dopo aver perso Maria Citro – e qualche consenso – sta cercando di limitare i danni in vista del confronto elettorale di giugno.
Buona parte dei minoresi – come anche tanti cittadini della costiera – non vuole alcun tipo di buco in roccia. La volontà, dettata dalla preoccupazione, è quella di preservare l’ambiente, il territorio già fragile, soggetto a continuo rischio idrogeologico, l’integrità del paesaggio, tutelato dall’UNESCO. E sono destinati ad aumentare, in questa settimana di Pasqua, gli striscioni dai balconi.
Intanto per i primi giorni di aprile è attesa la pubblicazione del progetto esecutivo dell’opera da parte della società consortile per azioni Consorzio Stabile Medil, aggiudicataria dell’opera, che ha indicato quale consorziata esecutrice la Pa.Co. – Pacifico Costruzioni s.p.a.
