di LUCIA LIETO
È partito, come da programma, alle 22,15 di ieri, dal lungomare California, la manifestazione pacifica per dire “no” al progetto del tunnel tra Minori e Maiori. In testa al corteo lo striscione con la scritta “No tunnel”, un grido forte e deciso a voler fermare un progetto che, seppur ancora in fase esecutiva, potrebbe ridisegnare negativamente il volto di uno degli scorci più suggestivi della “Divina”.
Nonostante le temperature rigide di questa serata di gennaio, in poco più di mezz’ora si sono riunite sul lungomare centinaia di cittadini, circa 350, non solo di Minori e Maiori, ma provenienti da altri centri della costiera. Il corteo, pacifico e civile, ha raggiunto in mezz’ora il porto di Maiori, per poi ritornare al punto di partenza, scortato dalla volante delle forze dell’ordine.
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La marcia è stata illuminata dalle torce dei telefonini accesi e animata da canti e musica e il tutto si è svolto nel segno dell’unità e della libertà con tanti cittadini, soprattutto giovani, che si sono sentiti liberi di poter esprimere il proprio dissenso, rivendicando il diritto far valere la propria opinione. Grande soddisfazione da parte dei promotori dell’iniziativa per il numero dei partecipanti, andata ben oltre le aspettative. Questo “flash mob” è senza ombra di dubbio un grande risultato ed un segnale positivo come non si vedeva da tempo a Minori, e in generale in tutta la costiera.
Un momento di partecipazione attiva partito dai social, con l’iniziativa lanciata da Marco Fusco, ma che è stata capace di riportare le persone in piazza, per dissentire e dire no alla prosecuzione dell’opera. Ricordiamo che il flash mob nasce in segno di protesta dopo l’ordinanza sulla chiusura, ordinata dall’Anas, del traffico veicolare e pedonale dalle 23 alle 3, del tratto di strada della Torricella per effettuare preventive indagini geo-diagnostiche ai fini dell’esecuzione dell’opera, regolarmente svoltesi nella notte.
La manifestazione di ieri sera ha dimostrato che è possibile fare squadra ed unire le forze per perseguire un obiettivo comune, senza cadere in facili strumentalizzazioni politiche ed elettorali. Erano presenti infatti i rappresentanti del comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana”, con Ulderico Leone e Gianni D’Auria, firmatari dell’esposto alla Procura di Salerno che ha dato seguito alle indagini geognostiche, i consiglieri comunali di minoranza Fulvio Mormile, Alberto Parascandolo e Antonio Cioffi, strenui oppositori all’opera, e la candidata Maria Citro, a capo del gruppo “Le Formichelle”.
Come hanno sottolineato in chiusura della manifestazione Christian de Iuliis e Stanislao Balzamo, tra gli animatori della serata, il flash mob è solo il primo di una delle iniziative che verranno organizzate da quello che sarà il comitato che verrà a breve costituito, invitando già da ora i cittadini a partecipare al prossimo evento, un’assemblea pubblica, in cui si cercherà di fare chiarezza sullo stato dell’opera e sulle prossime linee di intervento evitarne la realizzazione.