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Amalfi

Numeri, curiosità e suggestioni della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare

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Sale la febbre per la competizione remiera delle quattro Repubbliche Marinare d’Italia Amalfi, Genova Pisa e Venezia che alle 18 di oggi si sfideranno sul campo di gara da 2mila metri dello specchio acqueo dal Capo di Conca fino alla Spiaggia Grande di Amalfi, l’unico dei quattro in mare aperto. Circa mezz’ora prima dell’inizio della gara il sorteggio per l’assegnazione delle corsie. Il dispositivo di partenza è costituito da quattro ancoraggi fissi allineati: il giudice dà il via e la giuria provvede a valutare l’arrivo, giudicando il “taglio” del traguardo da parte della polena di ogni barca.

Una gara inizialmente simbolica che nel tempo ha assunto un significato agonistico sempre più importante, grazie alla partecipazione di grandi campioni del canottaggio.

I galeoni, costruiti su modelli del XII secolo, lunghi 15 metri e larghi 1,70, per un peso medio di 760 chilogrammi compresi i remi, sulla linea delle antiche ‘Galere’ o ‘Feluche di rappresentanza’.

Proprio per garantire maggiore efficienza e leggerezza in acqua, le barche, un tempo costruite in legno, oggi vengono realizzate in vetroresina. Ogni imbarcazione è riconoscibile attraverso i colori con cui viene dipinta e dalle polene, ovvero dalle sculture lignee (ora anch’esse in vetroresina) poste sulla prua che raffigurano l’animale simbolo di ciascuna città, disegnate negli anni Cinquanta dal professor Alvio Vaglini. Per questo motivo, l’imbarcazione di Amalfi è identificata dal colore azzurro e dal cavallo alato; quella di Genova dal colore bianco e dal drago (che si riconduce a San Giorgio, protettore della città); quella di Pisa dal colore rosso e dall’aquila (che simboleggia l’antico legame tra la Repubblica pisana e il Sacro Romano Impero e quella di Venezia dal colore verde e dal leone alato (che si riconduce a San Marco Evangelista patrono della città).

CURIOSITA’  Prima della gara le polene dei galeoni vengono bendate per una questione meramente scaramantica: secondo l’usanza i simboli delle quattro città devono evitare distrazioni, mantenendo la concentrazione per poi sfogare tutta la propria aggressività in mare durante la competizione.

A bordo dei galeoni ci sono 8 vogatori e un timoniere.

La competizione rientra tra le attività agonistiche del canottaggio a sedile fisso gestite dalla Federazione nazionale, con tanto di Regolamento tecnico che rimanda, per ciò che non contempla, al Regolamento della F.I.C. s.f.

Gli equipaggi delle quattro città raccolgono il meglio della tradizione del canottaggio italiano, fondendo giovani promesse e appassionati veterani che gareggiano al fianco di campioni iridati e olimpici, nello spirito sportivo e di unione che caratterizza l’evento.

Sono ben 11 gli atleti della Nazionale Italiana Canottaggio che si ritroveranno nelle acque amalfitane per ‘incrociare’ remi da rivali: Giovanni Abagnale (Medaglia di bronzo Olimpiadi a Rio 2016), Vincenzo Abbagnale (Campione del Mondo nonché figlio di Giuseppe Abbagnale), Salvatore Monfrecola (Campione del Mondo under 23) per Amalfi, Alessandro Bonamoneta, Cesare Gabbia, Lorenzo Gaione, Davide Mumolo per Genova, Pietro Cangialosi, Sebastiano Carrettin, Luca Chiumento per Venezia e Niels Torre per Pisa.

Nel dettaglio gli equipaggi.

AMALFI: Vincenzo Di Palma (Timoniere); Luigi Lucibello; Luca Parlato; Vincenzo Abbagnale; Giovanni Abagnale; Salvatore Monfrecola; Mario Paonessa; Alberto Bellogrado; Luigi Proto; Gennaro Gallo (Riserva); Andrea Maestrale (Riserva); Antonio La Padula (Allenatore), Giuseppe Ingenito (Direttore Tecnico), Domenico Carbone (Medico Sportivo).

GENOVA: Alessandro Calder (Timoniere); Davide Mumolo; Federico Garibaldi; Enrico Perino; Cesare Gabbia; Alessandro Bonamoneta; Lorenzo Gaione; Edoardo Marchetti; Giacomo Costa; Andrea Licatolosi (Riserva); Riccardo Corsinovi (Riserva); Michele Maspero (Riserva); Allenatori: Andrea Anfosso e Vincenzo Mancuso Direttore sportivo: Stefano Crovetto.

PISA: Gabriele Ciulli (Timoniere); Edoardo Margheri; Federico Dini; Luigi Mostardi; Emanuele Giarri; Daniele Sbrana; Giulio Francalacci; Andrea Pazzagli; Simone Barandoni; Massimiliano Landi (Allenatore); Tommaso Antoni (Direttore Sportivo); Edoardo Bellani (Nostromo); Luca Possenti (Nostromo); Francesco Vanni (Nostromo).

VENEZIA: Stefano Morosinato (Timoniere); Davide Stefanile; Sebastiano Carrettin; Pietro Cangialosi; Mattia Colombi; Luca Chiumento; Gustavo Ferrio; Tommaso Santi; Jacopo Colombi; Nicola Zorzetto (Riserva); Giovanni Poli (Riserva); Lorenzo D’Ambrosi (Riserva); Davide Menegazzi (Riserva); Allenatori: Massimo Martini e Stefano Morosinato; Mauro Serena (Direttore Tecnico).

Amalfi ospita la manifestazione per la diciassettesima volta e vorrà proseguire la scia degli ultimi due successi casalinghi (2012 e 2016), mantenendo in casa l’ambito trofeo in oro e argento realizzato dalla scuola orafa fiorentina, che verrà rimesso in palio in occasione della regata successiva. Il palmarès vede Venezia prima con 34 vittorie, segue Amalfi con 12, poi Genova con 10 successi, infine Pisa con 8.

E’ stato disposto il divieto di sorvolo con droni su tutto il campo di gara, nel corso del Palio remiero, con eccezione di quelli necessari alle riprese che saranno diffuse dalla RAI che garantirà la diretta dell’evento a partire dalle 18 sul secondo canale.

redazione
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