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Ospedale di Cava de’ Tirreni centro di riferimento per prevenzione e terapia precoce dei tumori cutanei

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L’Unità operativa complessa di Dermatologia dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno”, ubicata presso il presidio ospedaliero Santa Maria Incoronata dell’Olmo, di Cava de’ Tirreni, è centro di riferimento per la prevenzione e la terapia precoce dei tumori cutanei (melanoma, carcinoma squamocellulare, carcinoma basocellulare). E’ uno dei dieci centri prescrittori autorizzati dalla Regione Campania per le terapie con farmaci biotecnologici, riservati ai pazienti con malattie cutanee infiammatorie croniche (psoriasi, dermatite atopica, orticaria cronica spontanea, idrosadenite suppurativa), che non rispondono adeguatamente alle terapie tradizionali.

Il Reparto, diretto dal professore Carlo Marino, che attualmente si compone di cinque medici (tre ospedalieri e due universitari), e di cinque infermieri, è inoltre uno dei centri regionali per la certificazione di malattie rare della cute e degli annessi cutanei, e da poco ha assunto la denominazione di Hub, rispetto alla gestione di malattie complesse, che necessitano di interventi multidisciplinari. Il Presidio di Cava de’ Tirreni, di recente, con DGR n.798 del 29.12.23, è stato anche inserito nella Rete Oncologica Campana per il Trattamento del Melanoma, e il Reparto di Dermatologia, accoglie un bacino d’utenza che spazia da Sapri all’Agro Sarnese, fino ad alcune aree della provincia di Napoli, distinguendosi per le funzioni ambulatoriali, di pronto soccorso, di day hospital, con consulenze integrate di specialisti del Ruggi.

Sono attive inoltre, giornate riservate alle prenotazioni per il controllo dei nei con epiluminescenza, alle biopsie cutanee incisionali o alle sedute di crioterapia per precancerosi cutanee. I numeri delle prestazioni sono in continua crescita, con 12mila visite all’anno, dedicate alla prevenzione di tumori cutanei, alle patologie infiammatorie, alle consulenze in collaborazione con diversi medici specialisti, e si registrano 5 accessi in media per ogni paziente, relativi ai day hospital terapeutici e diagnostici. Per smaltire le lunghe liste d’attesa, causate dal crescente numero di richieste, i medici di base hanno la possibilità di inserire nelle ricette da loro prodotte, specifici codici, che attraverso l’identificazione di malattie oncologiche, o di malattie infiammatorie croniche, attribuiscono la precedenza a determinate prestazioni urgenti, abbattendo di conseguenza i tempi d’attesa, a favore di diagnosi e di cure tempestive.

redazione
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