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“Passeggi segreti”, 22 aprile escursione culturale da Ravello a Minori

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Torna “Passeggi Segreti”, la serie di escursioni promosse dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana allo scopo di promuovere la conoscenza del territorio, presupposto indispensabile per l’acquisizione di comportamenti più consapevoli da parte della collettività e per ogni ipotesi di tutela e di attenta valorizzazione della realtà naturale e paesaggistica.

Sabato 22 aprile Gioacchino Di Martino guiderà appassionati e curiosi alla scoperta dell’antico camminamento che da Ravello conduce a Minori. Il raduno è alle 10 in piazza Vescovado, a Ravello. Il percorso sarà di circa cinque ore tra scale e sentieri pedonali di non difficile percorrenza. Prima tappa la cappella di Sant’Angelo lungo la via Fontana. La chiesa, annessa ad un’antica struttura di sosta per i pellegrini ora del tutto scomparsa, si trova a metà strada tra il centro storico dell’abitato e piazza Fontana Moresca. Essa risulta in un documento del 1039 ed occupa una cavità naturale lunga circa 30 metri, collegata ad un’altra simile parallela ad essa mediante un cunicolo ad “U”. La struttura presenta sulla strada una facciata in fabbrica, con profilo a capanna incorniciato da due colonne e risulta divisa in due ambienti a pianta rettangolare mediante un altare. Il vano più interno, che si considera sicuramente il primo luogo di culto, termina con un’abside e le pareti si saldano alla roccia in maniera molto armonica. L’altare dell’ambiente più esterno risulta ascrivibile alla fase più recente della costruzione, quando alla fine del XIX secolo subì un restauro e fu abbellito dall’affresco della Madonna con Bambino mentre la decorazione geometrica delle pareti laterali rivela suggestioni del XIV secolo. Già nel 1100 dovette esserci una fase di ampliamento finalizzata alla regolarizzazione dell’area di culto su l modello a cinque absidi, che qui ne realizza solo tre per mancanza di spazio.

La piccola cappella ha accanto un campanile a quattro piani, non sempre comunicanti tra loro perché poggianti in alcuni punti direttamente sulla roccia.

Le fasi edilizie della struttura mostrano chiaramente che questa cavità dovette essere utilizzata per un primo periodo come luogo di culto in grotta (una laura) e solo dopo, in un momento coincidente con l’ampliamento, dovette trasformarsi in cenobio e luogo sosta per i pellegrini (il vicino Ospedale) (cfr. studio siti rupestri Centro di Cultura e Storia Amalfitana).

Lasciata la cappella e arrivati nuovamente in piazza Vescovado, attraverseremo gli angoli più caratteristici di Ravello per imboccare, nelle vicinanze dell’entrata di Villa Rufolo, via dell’Annunziata. Qui vi è il complesso monumentale dell’Annunziata, (attualmente l’edificio ha perduto il suo carattere religioso ed è utilizzata come sala per eventi culturali – è sede del Quotidiano della Costiera). La discesa per un’antica scala tra il verde degli agrumeti e il mare sullo sfondo, ci conduce all’ingresso ad un’altra chiesa dedicata, questa, a San Matteo del Pendolo (comunemente denominata Santa Maria delle Grazie) e caratterizzata dalla copertura con volte a crociera. Continuando a scendere, tra case di contadini e giardini di limoni, si arriva a San Pietro alla Costa, dove, all’altezza della chiesetta parrocchiale, il percorso si biforca: a destra per Amalfi, a sinistra per Minori. Scelta quest’ultima direzione, si raggiungerà il caratteristico borgo di Torello, sede, a settembre in occasione della festa dell’Addolorata, di un particolare e ormai famoso spettacolo pirotecnico. Tutt’intorno il verde brillante dei limoneti, il tessuto scuro a copertura degli alberi da frutto e i colori dei boschi circostanti fanno meditare sulle capacità che per secoli hanno permesso alle comunità della Costiera amalfitana di realizzare e preservare un rapporto armonioso con il territorio dando vita a quel felice connubio tra attività dell’uomo e realtà naturale che ha costituito il presupposto fondamentale per l’inserimento della Costiera amalfitana nell’elenco dei beni appartenenti al patrimonio dell’umanità.

Proseguendo ci si rende conto di seguire, per un lungo tratto, il percorso di una vecchia condotta idrica che, fino a qualche anno fa, veniva utilizzata per l’irrigazione degli agrumeti che ci circondano. Realizzate in muratura e cocci in terracotta (posti sul fondo per garantire tenuta alla erosione provocata dal flusso) queste strutture costituivano sull’intero territorio della costiera amalfitana il reticolo di arterie attraverso le quali si garantiva la sopravvivenza delle colture praticate nei terrazzamenti.

Continuando lungo la discesa raggiungiamo, dopo aver superato una piccola rustica cappella dedicata alla Santa Croce, Villamena. Il piccolo insediamento merita veramente il suo nome! La minuscola piazzetta, immersa nel silenzio ed ombreggiata da annosi platani e querce sempreverdi, ospita due chiesette dedicate rispettivamente alla Madonna delle Grazie e San Gennaro nelle quali entriamo per ammirare la semplice bellezza degli arredi e la compostezza delle strutture impreziosite da dipinti e statue sacre.

Nel piazzale antistante le strutture religiose, o meglio nell’aia (come veniva definito nel programma della festa popolare che, fino a qualche anno fa, veniva organizzata d’estate nel borgo), ci si fermerà per una pausa di ristoro.

Ripreso il cammino, dopo una breve discesa lungo comode scale, si raggiunge Minori dove l’escursione si concluderà con la visita alla monumentale basilica intitolata a S. Trofimena.

La partecipazione è gratuita salvo spese eventualmente necessarie (biglietti di ingresso, ecc.). Stante l’assoluta volontarietà dell’adesione, il Centro di Cultura e Storia Amalfitana non assume alcuna responsabilità per danni a persone o cose che possano derivare dalla partecipazione alle escursioni.

Eventuali modifiche o integrazioni saranno comunicate mediante pubblicazione sulle pagine Facebook “Passeggi segreti” e su quella del Centro di Cultura e Storia Amalfitana.

Per prenotazione e informazioni:

Gioacchino Di Martino, tel. 347 2618 662

jehovajachin@gmail.com

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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