Una nuova polemica che riguarda la Rai comincia questa mattina intorno alle 9 con un post della giornalista e conduttrice Serena Bortone che denuncia: «Come avrete letto nel comunicato stampa, nella puntata di questa sera di “Che sarà” era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili».
Per il sindacato storico delle giornaliste e dei giornalisti Rai, Usigrai, si tratta di una mossa per «silenziare gli intellettuali sgraditi a chi governa».
Fa seguito una risposta dell’azienda che spiega che non c’è stata alcuna censura e lo dimostrerebbe il fatto che fosse previsto e che sia stato infatti anche pubblicato nel comunicato stampa.
«Credo sia opportuno – ha spiegato in una nota il direttore dell’Approfondimento Rai, Paolo Corsini – non confondere aspetti editoriali con quelli di natura economica e contrattuale, sui quali sono in corso accertamenti a causa di cifre più elevate di quelle previste e altri aspetti promozionali da chiarire connessi al rapporto tra lo scrittore e altri editori concorrenti».
«Al di là di queste mere questioni burocratiche – precisa Corsini – la possibilità per Scurati di venire in trasmissione non è mai stata messa in discussione. Nessuna censura».