Alcol a fiumi a tutte le ore, del giorno e soprattutto della notte. Con il ritorno della bella stagione e con essa il turismo matrimoniale, quotidianamente Ravello è meta del giorno più bello per centinaia di sposi provenienti da ogni parte del mondo. Naturalmente con invitati al seguito. Le cerimonie non si limitano al solo banchetto di nozze: all’arrivo delle comitive c’è il party pre-wedding e il giorno seguente il fatidico “sì” l’after wedding. Fiumi di alcol dal vino alle birre ai super alcolici per brindare all’evento memorabile post Covid nella bella Italia. E quando le luci dei locali si spengono, liberi tutti (di fare ciò che gli pare): li vedi che a stento si mantengono in piedi, appoggiati ai muri o ai lampioni delle strade del centro storico che conducono in piazza Vescovado, cantando a squarciagola. Qui, già molto dopo la mezzanotte, con i bar chiusi, quegli uomini (ma anche donne) trasformatisi in vere e proprie distillerie ambulanti, trovano posto ai tavolini della piazza per continuare a bere e a fare schiamazzi come se non vi fosse un domani.
Questa mattina al nostro risveglio abbiamo notato una bacinella in plastica riempita per un terzo di acqua in corrispondenza del perimetro di uno dei bar e sui tavoli numerose bottiglia di birra vacanti.
Verosimilmente quel catino conteneva ghiaccio per tenere in freddo bottiglie dell’open bar notturno.
Non è ancora chiaro chi avesse potuto fornire tutto l’occorrente. I titolari dei bar della piazza si sono mostrati estranei a quanto accaduto. Nessuno ne sapeva nulla.
Chiunque, di notte, a causa di mancanza di controllo, può sedersi tra i tavoli della piazza e fare ciò che gli pare, con il benestare o no dei titolari dei bar.
Del caso (l’ennesimo, imbarazzante) è stata informata l’Amministrazione comunale chiamata a prendere decisioni in merito anche in vista dell’arrivo dell’estate. E’ senza dubbio anche il segnale positivo del ritorno alla normalità, della ripresa del settore del wedding che nella città della musica genera indotti importanti, ma che, di contro, riapre il dibattito sulla necessità di garantire la quiete pubblica.
Solo in questa stagione a Ravello sono prenotati circa 500 matrimoni, tra religiosi, civili e simbolici.
Urge l’istituzione, già da giugno (come nell’estate del 2019), di un servizio di vigilanza privata nelle ore notturne a tutela del decoro e della sicurezza del centro cittadino prima che si possa degenerare.