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Ravello, matrimonio nei giardini pubblici diventa un caso politico in Regione

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di EMILIANO AMATO

Diventa un caso politico l’uso di uno spazio pubblico per un banchetto nunziale da parte di un dirigente della Regione Campania. A Ravello non si placano le polemiche anche dopo l’intervento del sindaco Paolo Vuilleumier che in una lettera a Luigi Raia, direttore generale dell’Agenzia regionale del Turismo la quale gestisce i “giardini del Monsignore”, alle spalle del Duomo di Ravello, ha mostrato il proprio dissenso circa la scelta di ospitare un party nuziale in un’area vocata alla cultura e alla quiete. 

Sul caso è intervenuto il consigliere regionale Nunzio Carpentieri, presidente della commissione speciale Trasparenza e controllo sull’attività della Regione, che ha prodotto un’interrogazione al presidente Vincenzo De Luca, chiedendo innanzitutto di conoscere «chi ha autorizzato e a quali condizioni l’uso dei Giardini di Monsignore di Ravello per una cerimonia privata» atteso che l’evento del 7 luglio scorso «ha destato molte perplessità sia per la natura privatistica della cerimonia sia per le segnalazioni di numerosi cittadini che hanno lamentato la diffusione fino a tarda notte di musica ad alto volume e soprattutto per lo sgomento che ha suscitato l’utilizzo di un luogo pubblico deputato ad eventi di altro profilo culturale e di interesse turistico». 

Carpentieri evidenza che «tale evento, tra l’altro sembrerebbe corrispondere alla cerimonia privata di un ‘Dirigente Regionale del settore di riferimento dell’Agenzia’, nell’esprimere viva preoccupazione per l’utilizzo distorto di una struttura pubblica naturalmente vocata ad eventi di natura culturale e di promozione turistica».  

Infine il consigliere chiede di sapere«se l’accadimento segnalato alla Commissione da me presieduta, sia stato solo un “grave episodio” o se sia l’evidenza di una “idea di gestione” da parte della direzione dell’Agenzia che tradisce la naturale vocazione di uno dei luoghi più significativi della Costa d’Amalfi e se la Regione prevede attraverso l’Agenzia, di assicurare il giusto coinvolgimento della comunità e dell’Amministrazione locale in scelte così significative».

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