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Ravello, Ulisse Di Palma attacca amministrazione Vuilleumier: «500 giorni di occasioni perdute»

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Con un manifesto affisso alle bacheche pubbliche cittadine, il consigliere comunale di minoranza Salvatore Ulisse Di Palma, rappresentante il gruppo “Ravello va oltre”, fa un bilancio, per punti, dei primi 500 giorni dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Vuilleumier eletta il 4 ottobre 2021. L’ex vicesindaco parla di “incuria e la superficialità di chi, come custode della cosa pubblica, poco impegno mette in campo”.  

Segue testo integrale del manifesto a beneficio della completezza dell’informazione.

Dall’insediamento ad oggi sono trascorsi 500 giorni e più, un’eternità, se si tiene conto dei tempi rapidi a cui si è sottoposti per la realizzazione di progetti, macigno pesante per chi “INSIEME per…” doveva dare attuazione a chissà quali mirabili iniziative, mentre invece non rispetta neanche quanto assunto nel proprio programma elettorale.

Ravello, paradiso terrestre per volontà Divina, deve lottare contro l’incuria e la superficialità di chi, come custode della cosa pubblica, poco impegno mette in campo, non sentendosi squadra e quindi poco attento alla regia.

INSIEME per… 500 giorni di …occasioni perdute:

•         Per riorganizzare una macchina amministrativa in avaria, senza programmazione, costretta ad un turnover continuo di funzionari esterni, con grosse ripercussioni sui cittadini, che aspettano risposte concrete che non arrivano;

•         Per dare a tutti i Ravellesi una “Sanità” migliore, a partire dall’attività di Medicina di Assistenza Primaria dei medici di famiglia che svolgono la professione in locali non idonei sia dal punto di vista igienico sanitario che di localizzazione;

•         Per incapacità politico/amministrativa di dialogare con il Comune di Atrani per dare soluzioni al problema delle sepolture nel locale cimitero di Castiglione, la cui carenza creerà problemi sanitari anche al cimitero comunale di San Martino.

•         Per incapacità politico/amministrativa di seguire i progetti messi in cantiere per il passato (vedasi grave ritardo d’inizio dei lavori della strada per Casarossa; lavori di ristrutturazione dei locali e del campetto del Convento San Francesco per i quali il Comune continua a versare, inutilmente, 30.000 euro/anno di canone; lavori di ristrutturazione locali all’impianto sportivo ex “Tennis Club”, ecc., ma cosa più grave, l’impasse nell’allargamento del tratto stradale alla località Civita, opera vitale per la circolazione. col rischio di perdere i finanziamenti relativi).

•         Per aver ignorato gli Anziani senza aver promosso iniziative di aggregazione, favorendone la partecipazione, specie dopo l’isolamento prodotto dalla pandemia da COVID 19;

•         Per aver deluso il mondo giovanile, specie nel post COVID 19, con tante iniziative proposte e non realizzate ben inserite nel programma elettorale di “Insieme per Ravello” alla voce Ravello con i giovani e lo sport;

•         Per aver deluso i Ravellesi, non difendendo un evento quale la “Via Crucis” in costume, una tradizione nel cuore di ogni cittadino, e proprio oggi più che mai da sostenere dopo due anni bui di pandemia, da esorcizzare con tanta voglia di socializzare, perché la tradizione è cultura ed amore ed anche manifestazione di religiosità popolare;

•         Per l’abbandono cronico delle periferie che permangono in uno stato di degrado come rimane affidata all’incuria il verde pubblico, biglietto di benvenuto e di ospitalità ai tanti turisti.

•         Per incapacità politico/amministrativa di adottare un progetto di accoglienza turistica che tenga conto sia delle esigenze dei cittadini comprendente il piano traffico (che per l’anno 2023, non ancora varato sta comportando gravi perdite di introiti nelle casse comunali); sia delle esigenze degli operatori economici del territorio per la programmazione delle attività ed il miglioramento dell’offerta.

Questo, purtroppo, è lo stato dell’arte in cui si ritrova la nostra amata Città di Ravello che man mano sta perdendo tutte le caratteristiche di comunità e di coesione sociale.

Difficoltà quotidiane e realizzazioni, immaginate e mai messe in cantiere neanche come progettualità. Ma fin quando ci sarà “improvvisazione e superficialità” di gestione, la polemica fine a se stessa, il non dialogo che non è solo quello del civico consesso, ma di tutte le fasi preparatorie dello stesso, non ci sarà speranza per il futuro e si resterà indietro, anche rispetto ai Comuni limitrofi ed al Comprensorio costiero.

Aprirsi ai giovani, alle donne, agli anziani, alle categorie economiche del paese questo è l’imperativo categorico dell’amministrare, dialogare con tutti per restare comunità.

Per il resto si è INSIEME per…NULLA.

Salvatore Ulisse Di Palma

capogruppo “Ravello va oltre”

redazione
http://www.quotidianocostiera.it
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