Non tendono a diminuire i disservizi del trasporto pubblico in Costiera Amalfitana in questo caldo mese di settembre di importanti presenze turistiche. Nessun provvedimento concreto di Sita Sud a cercare almeno di limitare i danni. Ieri pomeriggio, alle 15.30, al capolinea di Ravello, in Via Boccaccio, si sono ripetute le scene di ordinario caos.

Uno sciame di turisti che si fionda per guadagnare la salita del bus. Ressa, spintoni e momenti di tensione per potersi accaparrare un posto a bordo per raggiungere Amalfi. L’autista rallenta la salita: deve badare alla sicurezza, contingentare gli accessi fino al numero consentito, accertarsi che i passeggeri indossino la mascherina, verificare i biglietti e, in ultimo, guidare il carro da bestiame. A terra c’è gente che attende da 90 minuti. Le loro ire tutte all’indirizzo dell’incolpevole autista, lasciato da solo a sedare gli animi.
Tra questi turisti con marcato accento settentrionale che ai nostri microfoni denunciano tale disservizio non giustificabile in una destinazione turistica di livello come la Costiera Amalfitana. «E’ terzo mondo questo, non è Italia. Sfruttare i turisti e soprattutto gli stranieri in questa maniera è da vergognosi» dice un visitatore di Pordenone.
Intanto sul lato Ovest del paese, intorno alle 15:45 la presenza contemporanea di bus turistici in manovra ha provocato caos e blocchi della viabilità.
