Questa mattina la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici e Culturali delle province di Salerno e Avellino ha comunicato che per verifiche strutturali è temporaneamente chiuso al pubblico l’Antiquarium della Villa Romana. Un provvedimento seguito alle polemiche relative allo stato di degrado e abbandono in cui versa la Villa Marittima Romana del I secolo d.C. e ai ritardi d’inizio dei lavori di restauro conservativo finanziati per 4,9 milioni di euro di fondi ministeriali.
Raggiunta telefonicamente, la funzionaria responsabile di zona della Soprintendenza, Silvia Pacifico, ha dichiarato: «A causa della mancanza di fondi il Comune di Minori ci aiuta nella pulizia del sito». Per quanto riguarda il restauro conservativo «la stazione appaltante non è la Soprintendenza ma il Segretariato regionale con sede a Castel Dell’Ovo a Napoli impegnato nell’iter procedurale. Stanno lavorando con carenza di risorse umane. Noi abbiamo elaborato progetti e saggi preliminari per la definizione del progetto esecutivo. L’elaborazione è stata fatta, ora si attende la definizione delle procedure e i bandi di gara. Attendiamo anche noi».
La Pacifico ha confermato che «quando sarà definita la procedura la Villa Romana di Minori passerà alla direzione regionale dei Musei della Campania, altra articolazione del Ministero sul territorio, come per la Certosa di Padula e le aree archeologiche di Mirabella e Atripalda».