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Ricercato per traffico internazionale di droga era in vacanza ad Amalfi. Arrestato in hotel narcos canadese

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Pensava di poter trascorrere indisturbato la notte dell’antivigilia di Natale con la sua famiglia in un grazioso albergo della piazza di Amalfi. Pronto per ripartire, stava facendo colazione  quando i carabinieri lo hanno bloccato. Su di lui, 39enne turista italo-canadese, pendeva un mandato internazionale d’arresto per traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo – che ha commesso il grossolano errore di registrarsi alla reception con le proprie generalità – era ricercato dal 2020 per reati commessi almeno dieci anni prima. Aveva movimentato, tra il Regno Unito e la Corea del Sud, grosse quantità di conglomerati sintetici capaci di sostituire l’effetto della cannabis.

E’ stata la Questura di Salerno a diramare l’”alert” di primo mattino: dalle “schede alloggiati” comunicate dall’hotel Fontana di Amalfi risultava, tra i clienti di casa, il latitante straniero, già mente di un’organizzazione dedita al traffico internazionale di droga.

Sulle pagine del quotidiano Il Mattino oggi in edicola tutti i dettagli dell’operazione dei Carabinieri della Compagnia diretta dal capitano Umberto D’Angelantonio e l’immediato intervento, intorno alle 8, con le gazzelle a circondare l’ingresso dell’albergo.

L’uomo  – che era con la compagna, il figlio e la suocera – non credeva ai propri occhi quando i militari sono entrati nella sala breakfast le o hanno invitato a fare la valigia per un’altra destinazione. Dall’hotel di Amalfi alla casa circondariale di Fuorni il passo è stato breve. La bellezza della costiera lo ha attratto e, al tempo stesso, tradito. Tutti gli atti sono stati inviati alla Procura di Salerno per la convalida. Tra le ipotesi, l’estradizione in Corea del Sud per lo sconto della pena. Lì il reato è punibile con l’ergastolo. Anche i familiari resteranno a disposizione del giudice per eventuali interrogatori.Non è la prima volta, infatti, che i Carabinieri di Amalfi si trovano a dover prelevare dagli alberghi clienti “ricercati”. Molti di questi, anche stranieri, sono a volte ignari di provvedimenti di tipo amministrativo a loro carico. E’ anche accaduto di ospiti che al termine della loro vacanza hanno effettuato pagamenti con assegni bancari risultati fasulli. 

Questa volta provvidenziale si è rivelata la corretta trasmissione, da parte del personale dell’albergo, alla Questura, obbligatoria anche per Bed and Breakfast e case per vacanza. Specie nel caso di pernottamento inferiore alle ventiquattro ore: in questo caso l’obbligo è immediato. Se il soggiorno è di più notti, la comunicazione dev’essere eseguita tramite il “Servizio Alloggiati” entro le ventiquattro ore dall’arrivo. Il latitante aveva trascorso soltanto una notte nell’hotel amalfitano: sarebbe ripartito nella tarda mattinata, col conto già saldato. I quattro avevano prenotato un treno da Salerno (la destinazione non è nota) alle 17.00.

redazione
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