di EMILIANO AMATO
Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, estorsione e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato. Con questa accusa ieri, 7 febbraio, i Carabinieri di Positano, con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Amalfi hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di L.C.M., 33 anni, residente a Positano. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’indagato avrebbe costretto un coetaneo del posto a spacciare cocaina facendosi consegnare gli introiti.
Il giovane, recidivo, era già stato arrestato lo scorso 31 ottobre per detenzione ai fini si spaccio. A seguito di perquisizione sia personale che domiciliare è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso di 15,5 grammi e 255,00 euro in contanti e 20 fiale di steroidi anabolizzanti del tipo “stromba”, 20 fiale di testosterone del tipo “enastyl 250”, un bilancino di precisione e un tirapugni con lama incorporata.
A seguito di una attenta attività di indagine, i carabinieri agli ordini del capitano Alessandro Bonsignore hanno scoperto che l’arrestato minacciava di esercitare violenza nei confronti del ragazzo – e della sua famiglia, di modeste condizioni – qualora questi si fosse rifiutato di svolgere l’attività illecita per proprio conto. In considerazione della gravità dei fatti accertati, la Procura ha chiesto, quindi, la misura cautelare in carcere.
LCM è attualmente detenuto presso la casa circondariale di Fuorni a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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