di EMILIANO AMATO
Qualche insidia e rischio di troppo stamani per l’autista di un autocarro per l’attraversamento della strada provinciale 75 Castiglione-Ravello. Intorno a mezzogiorno, proprio nella curva della tragedia dell’8 maggio scorso, in cui perse la vita il giovane Nicola Fusco finito nel vuoto col suo autobus, il mezzo con cassa isotermica ha avuto non poche difficoltà ad attraversare il tratto in salita ristretto dalle delimitazioni dell’area sottoposta a sequestro. Da questo video realizzato dalla dirimpettaia frazione di pontone di Scala si vede come problemi di aderenza degli pneumatici sull’asfalto in pendenza usurato e reso viscido dalla pioggia, non consentano la salita. Il conducente ha dovuto tentare più manovre per attraversare il tratto pendente.
Stessa criticità, a causa delle condizioni precarie dell’asfalto (le stesse che hanno determinato l’incidente mortale) potrebbe verificarsi per i mezzi pubblici, sia in salita che in discesa.
Intanto il tratto resta sotto sequestro per consentire ai periti tecnici incaricati dalla magistratura il lavoro d’indagine sulle cause del tragico incidente. Il consulente tecnico d’ufficio, l’ingegnere Alessandro Lima, è chiamato (ancora) a verificare la consistenza dei muretti e la condizione dell’asfalto.
Ma con l’arrivo dell’inverno la curva della morte va messa in sicurezza: troppo rischioso continuare a percorrerla in queste condizioni.