Cento giorni di divertimento e aggregazione tra momenti ludici, agonistici. Ma anche di cultura e sano confronto. Si è conclusa ieri sera la prima fortunata edizione delle “Olimpiadi del Dragone” svoltasi tra Ravello e Scala. Sette le squadre, per altrettanti “rioni”: Periferia D.C. Ecclesiastica, Centro Storico, Terre Normanne, Principato dei Siù, Fortezza dei Leoni, Salita dei Ribelli e Piazzale dei Cavalieri, composte da elementi di diverse fasce età, dai 7 agli 80 anni, che si sono sfidati in giochi tradizionali e innovativi.
Prove individuali e di squadra disputate nel lungo periodo di letargo, in orari serali, così da consentire la più ampia partecipazione. Non soltanto calcetto ma anche mini tornei di ping pong, calcio balilla umano, freccette, bocce per gli “over”, pallavolo, tiro alla fune, gioco della bandierina, corsa dei sacchi, nomi, cose e città (che hanno visto sfidarsi anche le due amministrazioni comunali), lancio della ciabatta e la sfida di stiratura e piegatura che ha visto la sfida tutta al femminile. Ma soprattutto hanno fatto sì che venisse creata una sorta di nuovo di socialità tra le persone le sfide serali.
E ieri sera, all’auditorium “Oscar Niemeyer” di Ravello, esaurito in ogni ordine di posto, l’evento conclusivo dal titolo “Radici”, dedicato alle arti visive che ha messo alla prova le abilità dei concorrenti in tre categorie prestabilite.
Nella categoria “Under 10”, i partecipanti hanno realizzato un cartone animato a loro piacimento.
Per la categoria “11 – 18”, richiesta la messa in scena di una poesia o l’esecuzione di un estratto da un testo storico-poetico significativo.
Nella categoria “Aperta a tutti” bisognava invece presentare, con rappresentazioni in carne e ossa (con tanto di espressioni e costumi fedeli agli originali) un’opera d’arte o una scultura. Ed ecco Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza, La Venere di Botticelli, La primavera del Botticelli, Tableau Vivant: Quadri del Caravaggio e lo Sposalizio della Vergine di Raffaello. Assemblaggi davvero originali, curati nei minimi particolari.
Una giuria composta da Alfonso Mansi, Enzo Del Pizzo, Armando Malafronte e Alfonso Liguori ha valutato ogni performance assegnando un punteggio. Una serata piacevole a cui hanno assistito compiaciute persone di Scala e Ravello. Presenti i sindaci di Ravello e Scala, Paolo Vuilleumier e Ivana Bottone che si sono complimentati con l’organizzazione
L’organizzazione, a cura dell’associazione “La Nuova Era”, sotto l’entusiasta direzione di Andrea Cioffi, capace di creare grande coinvolgimento, ha vista la partecipazione attiva di circa un migliaio di persone. I Comuni di Ravello e Scala e le associazioni del territorio hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione mettendo a disposizione le strutture del territorio, dai campetti alle palestre.
«Questo evento ha rappresentato un’opportunità unica per condividere momenti, crescere e divertirsi insieme, coinvolgendo persone di tutte le età – ha spiegato Andrea Cioffi – E’ un progetto che segue quello che era stato l’inizio dell’avventura della Nuova Era che si era concentrata sulla parte calcistica ma non favorendo più di tanto l’aggregazione. Quindi si è passati a qualcosa che potesse consentire una più ampia partecipazione, perciò ho ideato questo nuovo format. Mi ritengo molto soddisfatto perché la popolazione ha risposto in modo davvero positivo ed entusiasta, e quindi per la prossima edizione non posso augurarmi che ci sia un ulteriore aumento della partecipazione, dell’entusiasmo di tutti e la voglia di mettersi in gioco».
Nei prossimi giorni, in base ai punteggi maturati, verrà decretata al squadra vincitrice di questa prima edizione delle “Olimpiadi del Dragone”. Alla cerimonia di premiazione seguirà un momento conviviale con degni festeggiamenti.